È stato appena pubblicato il bollettino dell’unità di crisi della protezione civile regionale che monitora la diffusione dell’epidemia di Covid-19 in tutta la Campania: su 1.546 tamponi laringo-faringei effettuati dalle Asl campane sono risultate positive al virus del Sars-Cov-2 ben 29 persone. Si tratta di numeri in evidente aumento se confrontati ai dati diramati nei giorni scorsi. Nella giornata di ieri, infatti, erano 14 i positivi su 1.555 test effettuati. Un numero così alto di persone infettate dal virus in regione non si registrava da almeno tre mesi, per l’esattezza dallo scorso aprile. Per fortuna non si segnalano decessi quest’oggi mentre un solo paziente è risultato completamente guarito dall’infezione virale. Dall’inizio dello scoppio della pandemia di Covid-19 in Campania sono stati effettuati 326.098 tamponi, mentre il numero totale di persone risultate positive è salito a 4.955. I pazienti deceduti sono in tutto 434 mentre le persone completamente guarite dalla malattia sono 4.128.

I dati diramati quest’oggi dall’unità di crisi della protezione civile regionale sono in evidente salita e dimostrano un aumento dell’incidenza virale nel pieno della stagione estiva in Campania. Gran parte dei nuovi focolai registrati dalle Asl su tutto il territorio regionale riguarderebbero infatti le località balneari maggiormente frequentate dai turisti: quattro casi di positività sono stati segnalati a Massa Lubrense mentre un nuovo focolaio è stato registrato nel Cilento, esattamente a Pisciotta. Nel paesino costiero cilentano i casi di positività al Covid-19 sarebbero legati ai tre casi registrati la scorsa settimana a Capri dove tre turisti romani erano risultati positivi al tampone.
Sale l’allerta anche a Pozzuoli dove nelle ultime ventiquattr’ore sono stati registrati cinque nuovi casi di positività al virus. A comunicare il bollettino cittadino è stato il sindaco della città puteolana Vincenzo Figliolia dopo aver ricevuto i dati da parte dell’Asl Napoli 2 Nord. Delle cinque persone positive segnalate in città quattro apparterrebbero al mondo ospedaliero, a dimostrazione che il virus non è stato affatto debellato. Le località turistiche particolarmente affollate durante i weekend costituiscono infatti un fattore di rischio particolarmente alto per la diffusione virale.
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