Dopo due anni dal blocco causa covid in Italia, tornano le visite ai propri cari ricoverati in ospedale. Lo prevede l’articolo 7 del decreto-legge 24 dicembre 2021, numero 221, convertito il 18 febbraio 2022.
Potranno entrare in ospedale e visitare parenti o amici tutti coloro in possesso di un Green Pass rafforzato ottenuto dopo aver fatto la terza dose. Accesso consentito anche chi ha completato il ciclo vaccinale primario (o è guarito dal Covid) da meno di sei mesi e quindi è in possesso di un super Green Pass. In questo caso, tuttavia, il visitatore dovrà anche esibire l’esito di un tampone (antigenico o molecolare) fatto da non più di 48 ore. Ingresso vietato, quindi, a chi esibirà solo un Green Pass “base”, ottenuto con il tampone. Stessi requisiti sono richiesto per consentire le visite nelle Rsa.
Le nuove regole prevedono che, ai direttori sanitari “è data facoltà di adottare misure precauzionali più restrittive in relazione allo specifico contesto epidemiologico, garantendo un accesso minimo giornaliero non inferiore a quarantacinque minuti“.
Non ci sono invece limiti di tempo per le residenze socio assistenziali (Rsa) dove le visite sono riprese a partire dallo scorso 30 dicembre. Il blocco delle visite in ospedale aveva suscitano forti critiche e il ripristino degli incontri era atteso da moltissimi italiani che da mesi soffrono l’impossibilità di vedere i propri cari spesso costretti al ricovero per gravi malattie
Intanto, sempre da ieri 10 marzo, la road map delle “riaperture” indica la possibilità di «consumare cibi e bevande anche in sale teatrali, da concerto, al cinema, nei locali di intrattenimento e musica dal vivo, in altri locali assimilati e in tutti i luoghi in cui svolgono eventi e competizioni sportive». Dunque via libera a popcorn, patatine, birra e coca cola al cinema e allo stadio. Negli stadi la capienza dovrebbe tornare al 100% entro il 31 marzo, quando scadrà lo stato di emergenza.