Continua la campagna del governatore contro la decisione del governo di tenere aperte le scuole durante il picco dell’epidemia, inviando i numeri dei positivi in età scolastica che sono stati scoperti nella settimana dall’11 al 17 gennaio 2022, dopo che il Tar ha sospeso l’ordinanza con la quale la Regione Campania aveva disposto la didattica a distanza fino al 29 gennaio in tutte le scuole dell’infanzia, elementari e medie del territorio per criticità legate alla pandemia da Sars-Cov-2, proprio in seguito ad un ricorso del governo centrale.
In Campania ci sono 25.745 bambini fino a 13 anni positivi a Covid: lo comunica Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, in una nota inviata alla stampa. “I dati rilevati dalle nostre Aziende Sanitarie sui positivi registrati in età scolastica”, spiega Palazzo Santa Lucia, “nella settimana 11-17 gennaio 2022 ammontano a 25.745. Ritengo opportuno inviare questi dati al Ministero della Salute, e, per sua opportuna conoscenza, al Ministro dell’Istruzione Bianchi“.
I contagi singoli per quanto riguarda le fasce di età, e nel dettaglio inviati da Palazzo Santa Lucia
- Fascia d’età da 0 a 5 anni: 7.442
- Fascia d’età da 6 a 10 anni: 10.881
- Fascia d’età da 11 a 13 anni: 7.422
Dal giorno del rientro in classe dopo le vacanze di Natale ad oggi è stato un susseguirsi di difficoltà per il mondo scolastico della Campania, frammentato fra ordinanze di chiusura, sentenze del Tar per la riapertura, mascherine mancanti, professori in quarantena, proteste degli studenti per la sicurezza e in particolare classi dimezzate dal virus. Risultato, solo a Napoli, il Covid costringe 4 mila classi in Dad.
Uguale discorso nel resto d’Italia. Il presidente dell’Associazione nazionale Presidi, Antonello Giannelli, in un’intervista a Radio 24, “la nostra stima è del 50 per cento di classi in Dad. Aspettiamo ora la pubblicazione di dati ufficiali. La ripresa della scuola c’è stata – aggiunge Giannelli – e il sistema ha tenuto, ma non avevamo dubbi, questo sta avvenendo grazie all’impegno dei presidi e dei docenti e di tutto il personal scolastico. Non ci sono stati catastrofi ma c’è un enorme difficoltà gestionale. I presidi si stanno occupando solo della gestione sanitaria, non di tutto il resto”. Secondo il presidente Gianelli, “le regole vanno cambiate, perché così il sistema è complicato e farraginoso, le Asl non riescono a gestire la situazione. Ho letto moduli delle aziende sanitarie in cui si demanda al dirigente scolastico di disporre quarantene e isolamenti. Ci stanno usando come se fossimo dei parasanitari, come se dicessero, decidi tu cosa fare”, denuncia ancora Giannelli ai microfoni di Radio 24.
Intervenendo stamattina a Sesto Fiorentino, il ministro dell’Istruzione Bianchi ha spiegato che “il problema delle quarantene è sanitario. Sono il ministro della Salute, il Cts e le autorità sanitarie che governano questa situazione. Noi mettiamo in evidenza i problemi, vediamo che la pandemia sta mutando essenza e sulla base di questo stiamo chiedendo che si vada verso una modalità di gestione che tenga anche conto di tutte le indicazioni che vengono dalle nostre scuole, che è quella di semplificare. E stiamo lavorando per semplificare come governo tutti insieme”.