La mascherina resta “fortemente raccomandata” per accedere ai seggi e votare domenica prossima, quando sono in programma cinque referendum e il primo turno delle comunali, ma non sarà obbligatoria, e quindi sarà ammesso al voto anche chi ne sarà sprovvisto.
Questa la nota diramata dal Viminale “In considerazione del mutato quadro epidemiologico rispetto alla data di adozione del protocollo stesso, prevede l’uso fortemente raccomandato della mascherina chirurgica per l’accesso degli elettori ai seggi, per il solo esercizio del diritto di voto“. Resta perciò implicitamente ma chiaramente esclusa l’obbligatorietà.
Discorso diverso invece per gli studenti impegnati a sostenere gli esami di maturità a partire dal 22 giugno e per quelli di terza media, che dovranno necessariamente indossare la mascherina Ffp2.
Il Tar del Lazio, con una sentenza depositata ieri, ha infatti respinto il ricorso proposto dal Codacons, che ha impugnato l’ordinanza del ministero della Salute del 28 aprile scorso e ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del decreto legge n. 24 del 2022, convertito in legge, che stabilisce che l’utilizzo delle mascherine, tra gli altri, continua a essere obbligatorio, per gli studenti, fino al 31 agosto prossimo.
