Non è la prima volta che Disney ci ripropone sotto una luce diversa alcuni dei suoi grandi classici, o come nel caso di Crudelia ripercorre il background di una delle sue nemesi più famose. Oramai è più di qualche anno che ci vengono proposti, non solo da parte della Disney, film dedicati sui cosiddetti “Villains”, guardando più da vicino i dolori e i drammi che hanno dovuto sopportare prima di diventare così come li conosciamo. Crudelia è un film sopra le righe, divertente e “ritmatico”: un film che nonostante abbia molto da raccontare lo fa in modo rapido e coinvolgente, rischiando in alcuni casi di correre troppo.
La colonna sonora è sicuramente uno dei punti forti del film: oltre alla musica originale vanta di una playlist della migliore musica anni ’70, andando a braccetto con il periodo storico in cui si svolge la vicenda. Inutile elogiare il comparto fotografico: dall’immagine, alle scenografie e i costumi, così come le inquadrature e i movimenti di camera da capogiro. Insomma, tutto ciò che ci si aspetta da un film Disney. La sceneggiatura per quanto sia geniale da un lato, in alcuni casi rischia di risultare poco credibile, ma comunque accettabile se si considera la nota surrealista su cui viaggia l’intero film. Stesso discorso è per il personaggio interpretato da Emma Stone, dalla doppia identità: prima Estella e poi Crudelia (Cruella), reso credibile grazie alle già note abilità recitative dell’attrice. Non da meno Emma Thompson che interpreta la Baronessa von Hellman, la cattiva di turno per antonomasia, che rimanda senza dubbio al personaggio di Meryl Streep in Il Diavolo veste Prada. Al secondo posto nei box office italiani, Crudelia è sicuramente il film ideale di questo weekend, per chi non ama gli horror e vuole passare una serata piacevole e divertente al cinema.
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