Un buco milionario nelle casse del Comune di Sant’Antimo, reso ufficiale dalla dichiarazione di dissesto finanziario da parte dei commissari prefettizi che reggono le sorti dell’amministrazione da oltre un anno. Se si trattasse di una società commerciale, saremmo già con i libri in Tribunale, ma qui parliamo di un ente pubblico, che ha il dovere di assicurare la vita sociale e amministrativa dei cittadini.
Sull’argomento è intervenuto l’ex Sindaco PD Aurelio Russo, secondo il quale “La decisione dei commissari di dichiarare il dissesto finanziario per la Città di Sant’Antimo è una decisione, di fatto, solo “politica” per le enormi conseguenze sulla città, ma viene fatta passare come una ineluttabile conseguenza tecnico-contabile”. L’ex primo cittadino sostiene che “Si poteva e si doveva evitare di scaricare sui cittadini di Sant’Antimo decenni di cattiva gestione delle casse comunali”. Russo chiama in causa la Corte dei Conti chiedendo di intervenire sui responsabili di queste scelte che definisce “scellerate”, fatte illo tempore dal Consiglio Comunale. Si tratterebbe di mutui senza garanzie fideiussorie ed estensioni di mutui non pagati dal concessionario, con ulteriori garanzie senza fideiussioni a copertura. Per Aurelio Russo i responsabili “hanno nomi e cognomi e la maggioranza di essi già soggiace a misure cautelari e processi per azione della DDA”. Tali responsabilità, è bene ricordarlo, vanno ovviamente dimostrate.
Quando Sant’Antimo è stata liberata dallo Stato dalla morsa camorristica (in particolare dalla DDA con 60 arresti e 108 richieste di condanna – 150 anni di carcere richiesti solo per gli imputati minori) si auspicò una fase nuova che, secondo Russo, non è mai decollata: “i Partiti politici, i comitati e le Associazioni sono stati esclusi dai Commissari da ogni possibilità di discussione in totale disprezzo delle norme: una sola riunione dopo 18 mesi di insediamento”. L’ex Sindaco di Sant’Antimo parla di una “farsa conclusa solo con delle comunicazioni, senza possibilità di confronto”.
La dichiarazione di dissesto finanziario bloccherà, secondo Russo, ogni attività dell’amministrazione comunale: “blocco delle assunzioni e impossibilità di accedere a finanziamenti europei e regionali di qualunque genere”. Quando la sua amministrazione si trovò in una situazione simile, denuncia l’ex Sindaco Russo, la politica “seppe dire NO al dissesto. Una scelta contrastata che quasi tutti i tecnici oltre che i revisori dei Conti non vollero condividere. Ma quella scelta – continua Russo – consentì di recuperare un vecchio concorso con l’assunzione di 5 vigili urbani oltre che l’adesione al concorsone regionale, con 11 giovani che per 10 mesi (a partire dal 2020) si sono formati nel nostro comune”.
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