Le stringenti norme comportamentali adottate dalle istituzioni per tentare di arginare il più possibile il diffondersi del Coronavirus in Campania chiamano gli uomini delle forze dell’ordine a un lavoro di controllo e pattugliamento del territorio fuori dall’ordinario. A Varcaturo, i carabinieri della locale stazione hanno deferito alle autorità dodici persone le quali, contravvenendo alle disposizioni vigenti, avevano organizzato un pic-nic all’aperto in un’area verde sita in via Madonna del Pantano. I militari, giunti sul posto con i colleghi della sezione radiomobile di Giugliano, hanno pizzicato il gruppo attrezzato di tutto punto con sedie, diversi tavolini e una notevole quantità di vettovaglie. Alle domande dei carabinieri, i dodici hanno potuto motivare il loro gesto solo adducendo un impellente bisogno di prendere un po’ d’aria dopo cinque giorni di reclusione in casa. Identificati e segnalati, incorreranno in tutte le sanzioni previste dalla legge per l’inosservanza dei provvedimenti delle autorità.
Altro fenomeno che ha conosciuto, in questi giorni, una notevole diffusione è quello del commercio illegale e sommerso di prodotti di varia natura: è quanto avvenuto a Qualiano, dove un ventinovenne del posto è stato denunciato per contrabbando di tabacchi lavorati esteri e inosservanza delle norme anti-contagio. Il giovane, già noto alle forze dell’ordine, pubblicizzava la vendita di sigarette di contrabbando sui propri profili social, condividendo una foto che lo ritraeva in strada con guanti e mascherina e annunciando contestualmente che, a causa dell’emergenza, era stato costretto a ridurre gli orari della sua attività illecita, che andava avanti da prima dell’insorgenza del problema Coronavirus.
Gli uomini dell’arma, seguendo le indicazioni fornite dallo stesso venditore sul web, sono riusciti a intercettare il ventinovenne in via Campana. La quantità di materiale sequestrato ammonta a ben 107 pacchetti di sigarette. Una denuncia è arrivata anche per un trentunenne incensurato di Melito, titolare di un negozio di ferramenta che smerciava prodotti pericolosi. I carabinieri della locale tenenza, a seguito di un’ispezione, hanno infatti rinvenuto e sequestrato 27 mascherine sanitarie, prive del marchio Ce e di qualsiasi indicazione di tracciabilità, che l’uomo aveva messo in vendita nel suo negozio al prezzo unitario di 8 euro.
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