Durante la seduta d’insediamento del nuovo Consiglio di amministrazione eletto lo scorso 30 settembre, ieri pomeriggio Domenico Raimondo è stato rieletto, per la quarta volta consecutiva, alla guida del Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana Dop. Quarantanovenne, salernitano e con una grande passione per la politica e l’equitazione, Raimondo è stato dunque riconfermato alla presidenza e resterà in carica per il prossimo triennio. A essere cambiati, invece, sono i due vicepresidenti, poiché sono stati eletti Silvia Mandara per la componente dei trasformatori ed Ettore Bellelli per gli allevatori. Si tratta di una scelta mirata a mantenere una certa continuità per consolidare un lavoro ormai già avviato. “Ringrazio i consiglieri che ancora una volta – sottolinea Raimondo – hanno riposto fiducia in me. Siamo pronti tutti insieme ad andare avanti sulla strada del cambiamento per rendere il Consorzio ancora più autorevole, in un momento storico senza precedenti”.
Il presidente spiega, poi, come il momento di crescita sia stato interrotto dall’emergenza da Coronavirus, un ostacolo che però è stato superato egregiamente grazie al lavoro di tutta la squadra: “Nonostante le difficoltà, c’è tanta voglia di mozzarella di bufala Dop in tutto il mondo. Dobbiamo affrontare con una attenzione sempre crescente le sfide dell’innovazione, della sostenibilità e della qualità, innanzitutto intercettando le nuove esigenze dei consumatori emerse dal Covid-19 e che ci spingono a chiedere a gran voce meno burocrazia e più rapidità nelle scelte. Così, vogliamo giocare sempre più un ruolo da protagonista nel panorama delle eccellenze italiane”.
Domenico Raimondo conclude, quindi, precisando di dover continuare a seguire questa strada per continuare con altri successi in un mondo che, però, da pochi mesi risulta essere totalmente cambiato: “Non sarà facile. Ma abbiamo già dimostrato una immediata capacità di reazione e tutti hanno espresso apprezzamenti per la nostra resilienza. Per questo dobbiamo farci trovare pronti alle sfide del prossimo futuro. Un futuro oggi imprevedibile. Ma questa filiera ha in sé gli anticorpi giusti per rinnovarsi ancora una volta”.

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