Un nuovo, fatale incidente sul lavoro, dagli esiti tanto nefasti quanto drammatici si è consumato nella nostra regione. Nel tardo pomeriggio di ieri, a perdere la vita sul luogo di lavoro è stato questa volta Pietro Mura, cinquantanovenne originario di San Valentino Torio, in provincia di Salerno, operaio presso una ditta specializzata nello spurgo delle fognature. Secondo le prime ricostruzioni sull’accaduto, la vittima era al lavoro in via Guido Cucci, nella città di Nocera Inferiore, nel Salernitano, mentre stava svolgendo delle regolari operazioni di espurgo presso un condominio del quartiere. Qualcosa però deve essere andato storto, e mentre Pietro era a lavoro, è stato letteralmente investito da un camion appartenente alla ditta per cause che non sono state ancora chiarite. Le sue condizioni sono apparse subito critiche. Immediato è stato l’arrivo dei sanitari del 118 sul luogo del fatale incidente. Per l’operaio, purtroppo, non c’è stato nulla da fare: Pietro è infatti deceduto poco dopo l’arrivo dei soccorsi.
Sul posto sono giunti anche gli agenti della polizia municipale coadiuvati dalle forze dell’ordine e dai vigili del fuoco. Le indagini su quali possano essere state le cause del tragico evento sono tuttora in corso. La polizia infatti è impegnata nel ricostruire la dinamica precisa dell’incidente e non sarebbe da escludere che dietro questa fatalità possa celarsi un errore umano. In queste ore l’intera comunità cittadina di San Valentino Torio, scossa da quanto accaduto al povero operaio, si è stretta in lutto intorno ai familiari della vittima. Parole di cordoglio sono state espresse anche dal primo cittadino valentinese Michele Strianese e da tutta l’amministrazione comunale nonché dall’ex presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli. La dolorosa dipartita di Pietro Mura segue a distanza di pochi giorni quella di un altro lavoratore, Stefano Attanasio, operaio casertano morto l’altro ieri su un cantiere edile dopo che era rimasto schiacciato da un escavatore.
Quella delle morti bianche è una vera e propria emergenza sociale oltre che lavorativa. Non è umanamente accettabile che dei poveri padri di famiglia, per portare il pane a casa, debbano rimanere vittime del loro stesso lavoro, spesso con conseguenze tanto drammatiche quanto fatali per la loro esistenza. Solamente nel 2021, nella nostra regione, si sono verificate ben 102 morti sui luoghi di lavoro: questo vuol dire che ogni tre giorni, in media, un lavoratore ha perso la vita sul proprio posto di lavoro. La Campania è infatti la seconda regione in Italia per numero di infortuni e di morti sul lavoro, prima è la Lombardia che detiene questo tristissimo record. Siamo di fronte a una vera e propria strage di lavoratori tanto drammatica quanto silenziosa, di fronte alla quale vanno presi provvedimenti seri e urgenti, adottando misure concrete che possano garantire una maggiore sicurezza sul posto di lavoro onde evitare pericolosi infortuni o terribili incidenti come quello avvenuto nel Salernitano. Non si può morire di lavoro.
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