Sono entrambi di Portici (Napoli), due ragazzi tranquilli, che lavoravano ed erano amici da tempo, entrambi incensurati, Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella, uccisi nella notte tra giovedì e venerdì a Ercolano, sono le vittime di una tragedia ancora senza spiegazioni. Sono stati uccisi perché scambiati per rapinatori la notte scorsa ad Ercolano. La morte di Tullio e Giuseppe, che lavoravano nel mercato dei fiori di Ercolano, ha sconvolto la città di Ercolano e Portici. Tullio in particolare era conosciuto perché il padre, Oreste, gestisce una piccola azienda in via Benedetto Cozzolino a Ercolano, che produce e vende vasi e porcellane. Le salme dei due giovani sono state portate all’istituto di medicina legale del policlinico per l’autopsia.
Ad aprire il fuoco contro i due giovani e stato un autotrasportatore di 53 anni V. P. I ragazzi erano fermi all’interno di un’auto davanti al civico 37 quando il proprietario della villetta di due piani è sceso in strada armato di pistola – detenuta legalmente – e ha esploso sei colpi. I proiettili hanno centrato i due ragazzi alla testa. Secondo una prima ricostruzione, i giovani dopo aver visto P. hanno tentato di allontanarsi in auto dal posto, P., pensando fossero ladri d’auto, si sarebbe posizionato frontalmente alla vettura e avrebbe esploso i sei colpi. Per i due ragazzi non c’era più nulla da fare: all’arrivo dei soccorsi erano entrambi morti.
In queste ore è in corso l’interrogatorio V. P. ha dichiarato di aver già subito furti in passato e per questo motivo avrebbe sparato con un’arma regolarmente detenuta, che è stata rinvenuta e sequestrata. Ora la sua posizione è al vaglio degli inquirenti. Le salme dei due ragazzi sono state trasportate al Policlinico Federico II di Napoli.