I militari del gruppo carabinieri del Nas di Caserta stanno eseguendo da questa mattina una vasta operazione, relativa alla fase conclusiva di un’indagine iniziata nel mese di settembre del 2021, che prevede un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del Tribunale Napoli Nord, su richiesta della Procura guidata da Maria Antonietta Troncone, nei confronti di dieci persone (due agli arresti domiciliari e sei di divieto di dimora ed obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) ritenute responsabili, a vario titolo, di furto aggravato di farmaci, esercizio abusivo della professione di farmacista e commercio di medicinali guasti o imperfetti.
L’operazione, condotta dal Nas, ha disvelato un diffuso malaffare relativo al furto, alla ricettazione e alla successiva rivendita in nero di farmaci. La maggior parte dei farmaci trafugati erano quelli a base di “benzodiazepine”, per le quali è notorio l’improprio utilizzo, da parte dei giovani, quale “ansiolitico dello sballo”. L’indagine, avviata a settembre del 2021, trae origine da una denuncia presentata dai responsabili di una ditta di commercio all’ingrosso di medicinali, con sede nella provincia di Caserta, relativa ad una serie di sottrazioni di farmaci, tra i quali ansiolitici; veterinari; steroidei e per la disfunzione erettile. Per il solo anno 2020 veniva segnalata la mancanza di farmaci per un valore superiore ai 180.000 euro.
Intercettazioni-video all’interno del magazzino della predetta ditta hanno permesso di accertare che 9 dipendenti, sistematicamente, provvedevano ad asportare dalle linee di distribuzione diverse confezioni di farmaci, parafarmaci e prodotti vari, nascondendole negli indumenti indossati o in borse portavivande. Le conseguenti intercettazioni telefoniche attivate su uno dei dipendenti, hanno permesso di dimostrare che lo stesso, unitamente alla propria compagna, aveva organizzato un proprio mercato di vendita dei prodotti asportati mediante la realizzazione di una rete di clienti, per lo più residenti nella zona di Napoli-Secondigliano, ai quali recapitavano le confezioni sottratte su commissione degli stessi acquirenti, per un valore giornaliero di circa 400 euro.
Nel complesso delle indagini, terminate nel mese di novembre successivo, sono stati raccolti elementi indiziari nei confronti di 21 persone (nove dipendenti e dodici faccendieri coinvolti a vario titolo nei furti dei farmaci), nei confronti delle quali sono stati ipotizzati i reati di furto aggravato, esercizio abusivo della professione di farmacista e commercio di farmaci.