Presto sarà convocato un tavolo al Ministero della Cultura per discutere con gli operatori del settore, il ministro Dario Franceschini e la partecipazione del ministro Mezzogiorno e la coesione territoriale Mara Carfagna, i temi legati alla ridefinizione dei criteri per la ripartizione delle risorse del Fondo unico per lo spettacolo e per affrontare i problemi legati allo sviluppo del settore a partire dall’applicazione con i decreti attuativi del ‘Codice dello spettacolo’ (legge 175 del 2017).
È questo il primo risultato del convegno «Lo spettacolo in Italia tra sviluppi e territori» svoltosi ieri al Mercadante, promosso dall’Agis Campania (Associazione generale italiana dello spettacolo) presieduta da Luigi Grispello e moderato da Alessandro Barbano, a conferma di una questione meridionale che riguarda anche il mondo della cultura e dello spettacolo. A lanciare l’idea, subito raccolta dagli esponenti del governo, la senatrice Valeria Valente del Pd, presente all’incontro. E subito d’accordo con lei anche Paolo Russo di Fi, Consigliere del Ministro per il Sud, che ha ricordato il lavoro comune fra i due ministeri già per il progetto legato all’Albergo dei Poveri.
“Il ruolo della cultura, del mondo dello spettacolo è essenziale anche per superare i divari tra Nord e Sud – ha detto Valente – occorre investire nel settore con un Sud che propone e si ingegna“. E Russo, dal canto uso, ha aggiunto: “I criteri dovrebbero essere perequativi, mirare a cambiare un sistema che spesso ha generato diseguaglianze, ma occorre anche agire sul terreno della responsabilità per evitare errori del passato“.
«E questo – ha ribadito la senatrice Valente – senza voler fare del vittimismo, ma spingendo a investire nel settore con un Sud propositivo e ricco di ingegno creativo». Tema presente nelle parole dello stesso Grispello: «Preferiamo senza inutili lamentazioni ragionare in termini di iniziative imprenditoriali e azioni politiche da porre in essere. Chiedendo azioni dirette al ministero anche al presidente De Luca e al sindaco Manfredi, entrambi con delega alla Cultura, come suggerito da Rosita Marchese, del MIC.
«Nei decreti attuativi del Codice dello Spettacolo – ha scritto infine il direttore generale per lo spettacolo dal vivo del Ministero, Antonio Parente – individueremo lo strumento con cui valorizzare i vari settori e razionalizzare le risorse con nuovi criteri per riequilibrare le risorse del Fus fra Nord e Sud».
