Si solidifica il rapporto tra Campania e Stati Uniti, questa volta grazie ai temi di investimento e formazione, di innovazione globale ed export. Imprese, esponenti politici, investitori e professionisti hanno preso parte al Forum italiano dell’export, che si è tenuto a New York e ha potuto vantare nomi d’eccezione, sia del panorama italiano sia di quello statunitense. Lorenzo Zurino, l’ideatore del format, si è dichiarato molto soddisfatto e ha comunicato a tutta la platea che il Forum sarà sempre presente e a sostegno del brand made in Italy, in qualsiasi parte del mondo.
Uno degli aspetti principali discussi nel Forum è stata la volontà delle aziende italiane di investire negli Stati Uniti e il conseguente bisogno di una guida, un sostegno affinché vengano indirizzate nella giusta direzione. Sostegno che non mancherà da parte della Endeavor Italia, organizzazione non-profit che si occupa di supportare imprenditori in tutto il mondo, assicura la vicepresidente Monica Mandelli.
In prima linea a rappresentare al Forum le loro rispettive regioni, l’assessore all’internazionalizzazione, innovazione e startup Valeria Fascione della Regione Campania e il presidente Nello Musumeci della regione Sicilia. Parla di promuovere l’intero ecosistema della Campania Valeria Fascione, e cita a proposito l’Erasmus delle start-up, creato per dare un supporto ai migliori start-upper campani nelle sfide globali. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Nello Musumeci, che auspica investimenti americani, economici e turistici, in Sicilia.
“Italy is a superpower for exports”, dichiara il Console generale d’Italia Francesco Genuardi, che ha sottolineato anche la forte intenzione di promuovere l’export italiano in tutti i campi. Fa eco a queste affermazioni la direttrice delle Partnership di Global New York, Lauren Merkel, intervenuta al Forum anche per fare da portavoce al Governatore dello Stato di New York, Andrew Cuomo, esprimendo il suo apprezzamento per l’iniziativa e la sua disponibilità, così come quella dell’intero Governo, verso una proficua collaborazione con le imprese italiane. Arriva un commento anche dall’Università americana con sede a Roma, la John Cabot University, per la quale “l’Italia è alla vigilia di un nuovo Rinascimento”.
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