Un finanziamento di 864.000 euro per 480 unità familiari, di cui 250 composte da minori, con l’obiettivo di garantire servizi essenziali e diritti fondamentali, come quelli all’abitazione, all’assistenza sanitaria e all’inclusione sociale. È quanto si propone di ottenere la Regione Campania col progetto sintetizzato nell’acronimo Abramo (Accompagnamento, bonifica, rieducazione, assistenza, mediazione e orientamento), un percorso di integrazione abitativa, lavorativa e sociale delle popolazioni rom, sinti e camminanti presenti sul territorio di Giugliano in Campania nel noto campo di Masseria del pozzo. La giunta regionale lo ha approvato martedì, ma il progetto nasce già nel 2015, con la partecipazione della prefettura, della Città metropolitana di Napoli, del Comune di Giugliano in Campania e degli enti del terzo settore. Ad annunciare il via al programma di integrazione e inclusione sociale delle 480 famiglie è Mario Morcone, assessore regionale alla Sicurezza, Legalità e Immigrazione. “Cominciamo un percorso non facile – spiega Morcone – per l’inclusione delle comunità rom, sinti e camminanti presenti sul territorio di Giugliano in Campania. È un processo molto complesso che deve tener conto del pregiudizio spesso presente verso queste persone e allo stesso tempo della resistenza culturale messa in atto dai rom stessi. Si tratta – sottolinea l’ex prefetto – di costruire un’integrazione che rivendichi i concetti di legalità e di rispetto delle regole, ma sia anche attenta agli elementi fondanti della cultura di origine di queste etnie. Una scommessa difficile verso la quale non possiamo tirarci indietro per ricreare condizioni di reciproca fiducia tra le comunità locali del territorio di Giugliano in Campania, a garanzia della loro sicurezza e al tempo stesso dei diritti fondamentali dell’Unione europea e della Dichiarazione universale dei diritti umani”.
Già nel dicembre 2015, Regione Campania concesse un “contributo straordinario al Comune di Giugliano per il progetto a favore delle comunità rom” per la realizzazione di un “ecovillaggio”. Tre anni dopo l’amministrazione comunale espresse, però, la volontà di “non procedere alla realizzazione del cosiddetto ‘ecovillaggio’ e di rimodulare gli interventi previsti”, chiedendo alla Regione “l’autorizzazione all’utilizzo delle risorse assegnate per l’integrazione sociale e abitativa attraverso diverse progettualità”. Il concetto è stato ribadito nel 2019 con un atto in cui veniva precisato che “l’integrazione sociale e abitativa dei rom” doveva avvenire attraverso l’adozione di “percorsi personalizzati di accompagnamento all’abitazione basati su strategie integrate per l’inserimento nella comunità locale”. A giugno 2020, infine, il Comune di Giugliano ha trasmesso alla Regione il programma Abramo, chiedendo di destinare il finanziamento del 2015 “per la realizzazione del progetto di inclusione sociale e sistemazione abitativa per i rom del campo di Masseria del pozzo”. Dopo il parere positivo di Città metropolitana e prefettura di Napoli, alla Regione Campania, quindi, non è rimasto altro da fare che modificare la delibera del 2015, riprogrammando l’importo di euro 864.000 e “destinandolo in favore del Comune di Giugliano, quale soggetto beneficiario e attuatore del progetto Abramo”.

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