Arrestato per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali – in seguito a un provvedimento emesso dal Tribunale di Napoli Nord, su richiesta della locale Procura – un quarantacinquenne di Giugliano in Campania, già noto alle forze dell’ordine e, tra l’altro, sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale. La compagna convivente ha avuto il coraggio di denunciarlo. I carabinieri – coordinati dalla Procura della Repubblica – hanno ricostruito gli episodi di violenza subìti dalla giovane donna. L’aggressore le ha tirato addosso varie suppellettili dell’arredamento di casa e alcuni elettrodomestici. L’ha colpita con violenti calci e pugni tanto da mandarla in ospedale. Ora l’uomo è in carcere e la compagna al sicuro.
Qualche giorno fa, a Qualiano, in provincia di Napoli, i carabinieri avevano arrestato per maltrattamenti in famiglia ed estorsione un quarantunenne del posto, in esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare in carcere della procura della Repubblica di Napoli nord. L’uomo aveva infatti aggredito verbalmente, con minacce di morte e violenze psicologiche, i suoi genitori e le sue sorelle, tutto per costringerli a consegnargli del denaro utilizzato per comprare droga e alcol. Ma non solo: era anche solito accedere nell’abitazione senza permesso, scavalcando il cancello ed entrando dopo aver scardinato una porta finestra. Il fermato, a cui il giudice ha riconosciuto l’aggravante di aver agito sotto l’influenza di alcolici e sostanze stupefacenti, è stato quindi portato al carcere di Poggioreale.
Quella contro la violenza sulle donne è una lotta incessante: i carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno ricevuto, dallo scorso 30 giugno fino all’11 agosto, quarantuno querele con riferimento al territorio del capoluogo partenopeo e della sua provincia. Si tratta soprattutto di episodi di violenza di genere consumati tra le mura domestiche, un luogo che per moltissime donne vittime di vessazioni e maltrattamenti in famiglia da parte dei propri compagni, ex partner, padri e anche figli si trasforma in un incubo. Un dato preoccupante è la frequenza di tali eventi: tra giugno e agosto sono in tutto ventisei gli arresti e otto le denunce, ovvero quasi uno ogni due giorni.
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