La sfiducia è arrivata a pochi mesi dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale: Antonio Poziello non è più sindaco di Giugliano, dopo la firma di 19 consiglieri (18 di minoranza e 1 di maggioranza) davanti al notaio. Il primo cittadino era stato eletto cinque anni fa a capo di uno schieramento di liste civiche e ha governato senza grossi scossoni fino a ieri.
Un passato come giornalista, poi militante prima di Rifondazione comunista e successivamente del Partito democratico si è distinto come un amministratore in prima linea su diverse problematiche che hanno investito l’intero territorio. Dopo aver vinto le primarie decise alle scorse amministrative di correre da solo, con il sostegno di liste spurie e vinse le elezioni cittadine.
Le scorse settimane alcuni suoi fedelissimi hanno deciso aderire a Italia Viva, il partito di Matteo Renzi, mossa politica che, però, non sembrava potesse avere conseguenze sull’esecutivo. Gli ex esponenti del Pd hanno sempre giudicato positivo l’operato di Poziello.
Evidentemente, però, le fibrillazioni erano dietro l’angolo, dato che un esponente della maggioranza ha deciso di unirsi ai 18 consiglieri di minoranza e firmare la sfiducia al primo cittadino. Adesso tutte le attenzioni sono rivolte alla prossima tornata elettorale, dove sicuramente il sindaco uscente si ripresenterà.
Le intenzioni di Poziello, manifestate a più riprese, sono proprio quelle di ricandidarsi alla carica di primo cittadino. Da parte dell’opposizione, intanto, fanno sapere che la firma della sfiducia davanti al notaio si è resa necessaria perché “c’era poco coinvolgimento da parte del sindaco delle altre forze politiche nelle scelte amministrative”.
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