Ben nove lavoratori sui dodici complessivi impiegati in un opificio tessile di Grumo Nevano, in provincia di Napoli, erano “in nero” e uno percepiva persino il reddito di cittadinanza. La grave violazione è stata scoperta dai carabinieri della stazione locale assieme a quelli del nucleo operativo del gruppo di tutela del lavoro, nel corso dei loro controlli finalizzati proprio al contrasto di questo tipo di reati.
Il cinquantasettenne titolare dell’opificio situato in via Simonelli è stato così sanzionato per numerose violazioni penali, per un importo complessivo pari a 140.000 euro. I carabinieri hanno potuto riscontrare, come detto, che sui dodici lavoratori presenti in quel momento all’interno della fabbrica ben nove non erano stati assunti regolarmente e uno di loro era anche percettore del reddito di cittadinanza. L’attività dell’azienda è stata anche sospesa per il mancato rispetto delle limitazioni per il contenimento dell’epidemia da Covid-19.