In occasione della mostra intitolata Dante a Palazzo Reale allestita all’interno degli eleganti e raffinati ambienti della Galleria del Genovese presso il Palazzo Reale di Napoli per celebrare il settimo centenario della scomparsa del Sommo Poeta, i ragazzi e le ragazze dell’associazione Go! – Giovani ortesi hanno incontrato il direttore del sito borbonico Mario Epifani. L’esposizione, di grande spessore artistico oltre che culturale, ospita al suo interno tre magnifici cicli pittorici raffiguranti il viaggio onirico descritto da Dante Alighieri all’interno della Divina Commedia attraverso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso. Le tele appartenenti al trittico dantesco, recentemente restaurate e riportate a nuova luce, vennero realizzate nell’Ottocento dal pittore Tommaso De Vivo, uno dei più celebri interpreti della pittura napoletana del XIX secolo.

Durante l’incontro i ragazzi dell’associazione giovanile ortese hanno colto l’occasione per ringraziare il dott. Epifani consegnandogli personalmente una targa di riconoscimento per l’impegno e il grande lavoro di valorizzazione artistica e culturale profuso dall’ente museale partenopeo nel ridare lustro e risalto a un grande artista dell’Ottocento, troppo spesso dimenticato e ignorato, le cui identità e radici sono indissolubilmente legate al territorio atellano. Fino a poco tempo fa, infatti, a causa di inesattezze interpretative e di incertezze storiche, si è erroneamente ritenuto che lo stesso Tommaso De Vivo fosse nato nel 1790 a Orta di Atella, in provincia di Caserta. Recenti studi e ricerche condotte su alcuni documenti dell’epoca custoditi presso l’Archivio di Stato di Napoli e l’Archivio Diocesano hanno altresì dimostrato che l’artista sarebbe nato nel capoluogo partenopeo, più precisamente il 20 novembre del 1794, dall’unione dei coniugi Pietro De Vivo ed Elisabetta Marchesoni, entrambi di origini ortesi in quanto stanziatisi nella cittadina dell’Agro atellano da diverse generazioni.

Questa accurata e precisa operazione di ricostruzione biografica e storiografica della vita dell’artista, assieme al parallelo restauro e all’esposizione delle sue opere, rappresentano un’importante azione di valorizzazione e di riconoscimento nei confronti del suo indiscutibile genio artistico. Nel corso dell’incontro avvenuto a Palazzo Reale, i ragazzi dell’associazione Go! sono stati inoltre accompagnati nella visita delle sale espositive dallo stesso direttore Mario Epifani e dalla dottoressa Diana Kühne, i quali hanno guidato i giovani tra le inestimabili opere d’arte esposte a palazzo, spiegando ai giovani incuriositi tutti i segreti, gli aneddoti e le vicende che si celano dietro un artista e le sue opere. È proprio grazie a iniziative come questa che l’amore e la passione per l’arte, per la cultura e la letteratura possono essere trasmesse alle giovani generazioni. La conoscenza e la valorizzazione della propria storia, delle proprie radici e delle proprie tradizioni si rivelano così indispensabili non solo per comprendere pienamente il presente ma anche per volgere lo sguardo verso il futuro.

“Tommaso De Vivo è riconosciuto unanimemente dalla critica e dagli storici dell’arte come uno dei pittori napoletani più importanti dell’Ottocento – afferma Miriam Indaco, segretaria dell’associazione – Questo rappresenta sicuramente un motivo d’orgoglio non solo per noi giovani ma per tutta la comunità ortese. Vedere esposte a Napoli le opere d’arte realizzate da un artista la cui famiglia ha chiaramente origini atellane è stata un’emozione indescrivibile. Per noi – prosegue Miriam – è stato un onore oltre che un piacere poter essere accolti a braccia aperte negli stupendi ambienti del Palazzo Reale di Napoli dal direttore Mario Epifani in persona, il quale ringraziamo per averci dato l’opportunità di poter ammirare da vicino tali opere, illustrandocele in prima persona in maniera dettagliata e molto stimolante. Uno degli obiettivi della nostra associazione – aggiunge la giovane – è proprio quello di valorizzare la cultura e i personaggi della storia che hanno dato lustro e risalto al nostro territorio. Una di queste figure illustri è stata proprio quella del pittore Tommaso De Vivo. Iniziative di spessore come questa – conclude Miriam – non fanno altro che riempirci il cuore di orgoglio e di soddisfazione perché rafforzano la nostra identità atellana e ci rendono fieri. Un motivo in più continuare a realizzare eventi, incontri e manifestazioni che abbiano come protagonisti noi giovani e che abbiano come scopo la rinascita culturale e civile di Orta di Atella”.
(Foto di Nicolò Sorvillo)
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