Arriva tramite una lettera congiunta, firmata da nove primi cittadini, la replica dei Comuni dell’Agro aversano alla Prefettura di Caserta in merito alla presunta riduzione degli orari di apertura consentiti per i negozi ancora in attività, cosa che avrebbe potuto portare a un incremento degli assembramenti. Per i primi cittadini di Casapesenna, Frignano, Casaluce, Teverola, San Marcellino, Cesa, Villa di Briano, Lusciano e Parete, firmatari del comunicato, non si tratterebbe di una limitazione, ma di una semplice rimodulazione delle ore di lavoro. “Tali misure – si legge nel comunicato sottoscritto dai sindaci – sono state assunte in quanto, nonostante le limitazioni e il divieto degli assembramenti si è notato che nelle ore serali e la domenica persistevano fenomeni di affollamento e di assembramento nei pressi dei negozi, non collegati ad esigenze di necessità di approvvigionamento. Al riguardo si fa rilevare che le stesse sono state disposte esclusivamente a tutela della salute dei cittadini – continua il comunicato – ricadendo sui noi sindaci, responsabili della salute pubblica, tale delicato compito”.
“Ci teniamo, inoltre, a precisare che l’orario degli esercizi commerciali è stato esclusivamente meglio organizzato, dando ai cittadini la possibilità di recarsi agli stessi dalle 8 alle 18 in maniera continuativa, senza la chiusura abituale dalle 13,30 alle 16 – sottolineano i primi cittadini dell’Agro aversano, che hanno evidenziato come tali misure non abbiano causato alcun sovraffollamento delle attività regolarmente aperte -. Si assicura il prefetto che sui nostri territori non vi sono fenomeni di affollamento all’esterno dei negozi di generi alimentari, anzi stranamente assistiamo ad una presenza sempre meno assidua cittadini all’interno di tali esercizi. Sarà nostra premura in contemporanea alla chiusura dei negozi – concludono i sindaci – predisporre adeguati controlli affinché i cittadini non escano dal territorio comunale, con pattugliamenti della polizia locale, della stazione dei carabinieri e della polizia di Stato”.
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