Rinviate le elezioni amministrative previste in primavera. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, che ha approvato un apposito decreto per spostare causa Covid-19 la prossima tornata elettorale. Le date in cui si svolgerà il voto in 1.293 Comuni italiani sono previste tra il 15 settembre e il 15 ottobre: il 10 e 11 ottobre quelle più probabili. Roma, Milano, Torino e Napoli sono le città più importanti dove si voterà in autunno, ma gli elettori saranno chiamati alle urne anche a Benevento, Caserta, Cosenza, Grosseto, Isernia, Latina, Novara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Salerno, Savona e Varese. Particolare la situazione della Calabria, che è al secondo rinvio delle elezioni regionali: dopo la prima data fissata il 14 febbraio c’è stato il primo slittamento all’11 aprile, ma ora è tutto rimandato al prossimo autunno.
Proprio in Calabria sta svolgendo la sua campagna elettorale il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, candidato alla guida della Regione dove ha trascorso molti anni da magistrato. Il primo cittadino non è certo contento del rinvio, che ritiene essere “una scelta politica”. A Napoli, intanto, i partiti e le coalizioni avranno più tempo per scegliere i loro candidati a sindaco. Non lo stesso de Magistris, che ha deciso di puntare quale sua “erede” su Alessandra Clemente, ma certamente il Pd che deve ancora sciogliere il nodo sul presidente della Camera Roberto Fico, dopo essere stato messo in difficoltà dalla candidatura di Antonio Bassolino e dalle “intempreranze” dei deluchiani. Non è messo meglio il centrodestra, che in attesa dell’eventuale sì definitivo di Catello Maresca si spacca. Fratelli d’Italia, infatti, è intenzionata a puntare su Sergio Rastrelli.

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