Il governo ha disposto il ritiro dei taser, la pistola a impulsi elettrici, data in dotazione alle forze dell’ordine, in attesa di nuove prove tecniche che ne attestino la totale sicurezza, sia per i cittadini sia per gli operatori di polizia. Il segretario generale provinciale del sindacato di polizia Coisp, Giuseppe Raimondi, ha manifestato una certa contrarietà e ha dichiarato: “Pensavamo fosse solo uno scherzo di cattivo gusto ma purtroppo, nella serata di ieri, è stato confermato il ritiro immediato delle pistole a impulsi elettrici, i cosiddetti taser, che seppur in via sperimentale, costituivano un ottimo deterrente per fermare i criminali armati col minimo danno, in luogo dell’arma di ordinanza. Ennesimo schiaffo agli operatori di polizia, i quali continueranno a essere costretti, seppur muniti di pistola, a non potersi difendere e a subire di tutto nel fronteggiare situazioni dove il conflitto a fuoco è considerato una extrema ratio”.
Il sindacalista ha poi continuato sottolineando come, con l’utilizzo di tali strumenti, sia il poliziotto a essere giudicato e condannato solo per essersi difeso e per aver tutelato gli altri, seguendo semplicemente il proprio dovere. Ciò che si sperava, a Napoli, è che la sperimentazione del dispositivo fosse attuata per dare maggiore sicurezza con l’aggiunta di un’opportuna normativa che potesse tutelare gli agenti di polizia dall’utilizzo degli stessi.
Raimondi ha poi concluso dicendo: “L’auspicio è che questa politica rifletta in merito alla questione in modo più serio, decidendo di dotare le forze dell’ordine di tutta Italia, non solo quelle di alcune città, di questi dispositivi a impulsi elettrici, al fine di garantire una maggiore e più capillare sicurezza sull’intero territorio nazionale, dimostrando di fatto di apprezzare non solo a parole ma anche nei fatti, il lavoro costante svolto dalle forze dell’ordine per la collettività che sono chiamate giornalmente a difendere”.
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