Tre arresti in carcere, due ai domiciliari, una ha l’obbligo di presentarsi alla polizia giudiziaria, una l’obbligo di dimora, due il divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale. Sono tutti ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente in pubblici appalti, finanziamento illecito dei partiti.

Inoltre, nel corso delle indagini, sarebbe altresì emersa un’ipotesi di illecita corresponsione di somme di denaro per la campagna elettorale di un consigliere regionale, candidato alle elezioni politiche del 2018 per il rinnovo dei membri della Camera dei Deputati. Sono alcuni dei capitoli dell’inchiesta condotta dalla guardia di finanza e coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli (Sezione Seconda), sulle attività della Sma Campania, la società in house della Regione che si occupa risanamento ambientale.
Nello specifico le fiamme gialle hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari ed un decreto di sequestro preventivo per 700.000mila euro emessi dal gip a carico di 9 persone. Gli episodi corruttivi si sarebbero verificati per pilotare appalti sia presso la Sma Campania, sia presso il Comune di Napoli.
