Le giornate di festa possono essere un’occasione per visitare musei e mostre cittadine. Diversi luoghi d’arte quest’anno resteranno aperti in via straordinaria nel periodo natalizio, e nel giorno di Capodanno tornerà la domenica al Museo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratis nei siti di proprietà statale.
Nel dettaglio, il Mann (Museo Archeologico Nazionale di Napoli) chiude il 25 dicembre ma sarà aperto il primo gennaio, dove è visitabile una mostra sui Bizantini, con oltre 400 reperti dedicati alla storia dell’Impero d’Oriente e due presepi artistici con elementi di multimedialità.
Anche il Parco Archeologico di Pompei guarda alle festività con iniziative speciali: sarà aperto per tutte le vacanze, con la sola eccezione del giorno di Natale, a entrata gratuita e con due ville di recente riapertura e di nuovo visitabili al pubblico: la Villa di Diomede e la Casa dei Dioscuri, lussuosa dimora con doppio atrio e peristilio. Sempre per Capodanno sarà aperta la mostra su Artemisia Gentileschi alla Galleria d’Italia di Napoli.
Nel giorno di Capodanno, inoltre, è previsto l’ingresso gratuito nell’ambito della prima domenica al Museo dell’anno. Le visite si svolgeranno nei consueti orari di apertura, su prenotazione dove previsto.
L’iniziativa ha riscosso notevole successo nel corso del 2022, registrando circa 1.879.597 accessi in tutta Italia.
Tra le Regioni dall’affluenza più significativa si è collocata proprio la Campania con il Parco Archeologico di Pompei che ha raggiunto più volte il podio nazionale. Anche la Reggia di Caserta e il Palazzo Reale di Napoli hanno raggiunto numeri record.
“In giornate tradizionalmente di riposo per i luoghi della cultura, il Ministero offre a tutti l’opportunità di godere della bellezza del patrimonio artistico italiano. Ringrazio il personale del MiC impegnato nel garantire queste aperture straordinarie, in particolare la prima domenica di gennaio, giorno di Capodanno, in cui musei e parchi archeologici saranno visitabili gratuitamente” – dichiara il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.