Sophia Loren festeggia settant’anni di carriera. Per omaggiarla, a Natale, esce la biografia firmata da Paolo Lubrano e pubblicata da Edizioni Cultura Nova, Portandomi dentro questa magia. Le stagioni della vita di Sophia Loren che ripercorre la storia dell’attrice premio Oscar dall’infanzia ai giorni nostri. Il libro sarà acquistabile in tutte le librerie d’Italia, nonché su tutti gli shop online Amazon, Ibs e Feltrinelli. Siamo nella seconda metà degli anni Trenta del secolo scorso a Pozzuoli, piccolo paese dei Campi Flegrei, in provincia di Napoli, una terra straordinaria fatta di mare, vulcani minacciosi, bellezza mediterranea selvaggia, meraviglie archeologiche. In questa realtà, all’epoca povera e degradata, nasce da una famiglia molto umile l’attrice italiana più celebre e amata di tutti i tempi. Paolo Lubrano, autore, produttore, event maker e ideatore del Premio Civitas di Pozzuoli, ci descrive innanzitutto l’infanzia di una bambina senza forme, spilungona, e per questo spesso presa in giro dai compagni di scuola. Diventata poi una donna bellissima, dalla sua Pozzuoli muove i primi passi nel mondo dello spettacolo, partecipando ai concorsi di bellezza locali e maturando un grande amore per il cinema. Una personalità vulcanica, caparbia e impetuosa come la sua terra d’origine, quella che Sophia Loren ostenta per tutta la sua vita, contraddistinguendosi per i saldi principi e le idee chiare, il forte senso della famiglia e la tenace determinazione, tratti che le permetteranno di diventare una leggenda nel mondo, di conquistare Hollywood e il mondo del cinema internazionale.

“Il libro – spiega l’autore, concittadino della Loren – è un’emozionante immersione a ritroso nella quotidianità di Sophia Loren, ‘Lella’ come la chiamavano da piccola. Una biografia che evoca i primissimi anni, partendo dalle origini, dalle amicizie che dureranno nel tempo, gli affetti familiari fondamentali, la delusione paterna, il rapporto con mamma Romilda, che prima degli altri intuì in lei il talento e che volle che la figlia realizzasse il suo desiderio infranto di diventare una grande attrice. E poi il liceo e le compagne di banco, il lungomare ‘puteolano’, i posti che forgiarono il cuore e l’animo della Loren, quando il successo non era affatto dietro l’angolo e il grande schermo pareva una chimera lontana. È una storia attuale e universale che ha molto da insegnare a tutti, un’ispirazione per chiunque abbia un sogno da realizzare e punti semplicemente su volontà e sacrificio, senza mai fermarsi di fronte alle difficoltà. E un’occasione per conoscere – attraverso la biografia di Sophia Loren – uno dei territori italiani più affascinanti, Pozzuoli e i Campi Flegrei, i luoghi del cuore che favorirono la crescita umana e professionale dell’attrice”. Portandomi dentro questa magia racconta tantissimi aneddoti accompagnati da straordinari documenti originali e inediti, fotografie autentiche e private, pagelle scolastiche, locandine e ritagli di giornale. Inoltre, il testo è arricchito dalle pillole di napoletanità dell’editore ed esperto di lingua napoletana Amedeo Colella, che approfondisce il significato e i racconti che si celano dietro alcune frasi tipicamente napoletane, usate da Sophia Loren tra film e interviste.

La biografia di Sophia Loren si apre con due interessanti prefazioni, una firmata dal critico cinematografico Valerio Caprara e un’altra da Ludovica Nasti, divenuta di recente celebre per aver interpretato il ruolo di Lila nella serie di Saverio Costanzo tratta dal libro L’amica geniale di Elena Ferrante. “Aprire questo libro – scrive l’attrice, anche lei puteolana come la grande Sophia e l’autore Lubrano – per me è stato come volare con la fantasia in un mondo così sconosciuto e lontano, che ho solo immaginato dai racconti di mia madre o da qualche scena in Tv di vecchi film in bianco e nero, ma più che altro è stato come assistere alla proiezione della pellicola sulla vita di Sofia Loren, prima che fosse messa al mondo e prima che diventasse Sophia. Ho appreso tante cose, ho immaginato tanti più avvenimenti della storia di Pozzuoli in questo racconto emozionato di Paolo Lubrano che in vari noiosi testi di scuola: la paura della guerra, la miseria, la forza per sopravvivere, la volontà e la dignità. Ho realizzato che il bullismo è sempre esistito e che dietro uno ‘stecchino’ preso in giro dai compagni di scuola si può nascondere un talento, un fenomeno, una donna di cui parlerà tutto il mondo per bravura ed eleganza. Ho capito che bisogna credere nei propri sogni e lottare perché si realizzino, ma ci dev’essere anche qualcuno che creda in te per aiutarti a volare in alto”.
“Sophia – annota, invece, nella sua prefazione il critico Valerio Caprara – partorita dai vulcanici bollori delle più antiche mitografie campane, continua a costituire uno degli antidoti più potenti alle ricorrenti invadenze della retorica locale e ad accreditarsi come la nostra attrice più nota a livello internazionale, pienamente in grado di sostenere, oltre alle richieste degli sceneggiatori e dei registi, l’inalterabile carico mitico-simbolico costituito dalla sua presenza”.
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