Nel Casertano, ancora una volta, un incendio, avvenuto nella scorsa notte, ha devastato un campo confiscato al capoclan dei Casalesi Francesco Schiavone Sandokan. Il terreno era stato dato in gestione alla cooperativa sociale Terra Felix di Succivo. Questo è il terzo incendio registrato, confermando i sospetti di azioni dolose.
È la stessa cooperativa sociale a renderlo noto, attraverso un comunicato diffuso da Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania. Il terreno in questione, di circa sette ettari, e un campo coltivato a cardo, ed è stato confiscato al clan Schiavone nel 2020. Solo un anno fa, nel periodo di Ferragosto, lo stesso campo aveva subito un incendio analogo.
“Esprimiamo la nostra solidarietà alla cooperativa – dichiara Legambiente – e ribadiamo con fermezza che qualsiasi tentativo di piegare le realtà che operano sui terreni confiscati sarà respinto al mittente. Il nostro messaggio è chiaro: non ci facciamo intimidire, siamo più forti, e chi compie questi atti deve capire che quelle terre sono ormai libere e non cederemo”. Anche Legacoop Campania ha espresso vicinanza alla cooperativa Terra Felix: “Non ci faremo intimidire – afferma Anna Ceprano, presidente di Legacoop Campania – siamo solidali con Terra Felix che continuerà il suo impegno sui beni confiscati alla camorra, rappresentando un esempio di lavoro dignitoso, sviluppo sostenibile, democrazia e cittadinanza attiva“.
Francesco Pascale, presidente della cooperativa Terra Felix, ha sporto denuncia ai carabinieri. Dalle prime comunicazioni dei Vigili del fuoco, emerge la natura dolosa del rogo, confermando i sospetti sulla matrice criminale dell’incendio.