Su 10 formaggi, ritenuti da TasteAtlas i migliori del mondo, addirittura 8 sono italiani. TasteAtlas è un portale gastronomico internazionale che dal 2018 fornisce informazioni dettagliate su tradizioni culinarie, piatti tipici, ricette e ristoranti. Creato per celebrare la diversità culinaria del mondo.
TasteAtlas ha pubblicato la classifica 2023 dei migliori formaggi del mondo. Realizzata con il voto determinante dei lettori, che hanno tributato ai formaggi italiani un trionfo mai visto prima. Ecco le sue valutazioni.

I 10 formaggi migliori del mondo, classifica Taste Atlas
- Parmigiano reggiano – Al primo posto della classifica c’è il Parmigiano reggiano, prodotto con latte crudo parzialmente scremato. Il sapore varia dalla dolcezza alle note quasi piccanti a seconda della stagionatura. Le sue origini risalgono al Medioevo, quando iniziarono a produrlo i medici benedettini e cistercensi.
- Gorgonzola piccante – Varietà tradizionale italiana di formaggio blu, è prodotta con latte vaccino pastorizzato. Ha una consistenza friabile e compatta, con venature blu che attraversano la pasta. È diverso dalla variante dolce: il suo aroma è pungente e il suo sapore molto intenso. TasteAtlas gli dà la medaglia d’argento.
- Burrata – Terzo posto per la burrata, formaggio artigianale pugliese. Viene prodotto a mano con latte vaccino, caglio e panna. Si pensa che sia stato creato da Lorenzo Bianchino Chieppa, un casaro: formò un involucro di mozzarella e lo riempì con con la tipica crema che conosciamo ora. Va consumata fresca. Da sola o servita con olio extravergine d’oliva, pomodori (anche secchi) e salumi.
- Grana padano – Per per la prima volta è stato prodotto nell’XI secolo dai monaci cistercensi dell’Abbazia di Santa Maria di Rovegnano a Chiaravalle Milanese. Viene venduto in diverse fasi di maturazione: Grana Padano (9-16 mesi), Grana Padano Oltre 16 mesi e Grana Padano Riserva (oltre 20 mesi). TasteAtlas lo pone al primo gradino fuori dal podio.
- Stracchino di crescenza – Prodotto di norma con latte vaccino, esiste anche la varietà con latte di bufala. Con un sapore delicato, ha una consistenza cremosa e burrosa. È popolare soprattutto nelle regioni del Nord, dalla Lombardia al Veneto.
- Mozzarella di bufala campana – L’autentica mozzarella di bufala campana deve essere prodotta con il 100% di latte di bufala d’acqua nazionale solo in Campania o nelle regioni limitrofe di Lazio, Puglia e Molise. Il sito di TasteAtlas la posiziona al sesto posto.
- Serra da Estrela – Un gradino più in su rispetto al pecorino c’è il formaggio portoghese a pasta semimolle prodotto con latte di pecore di razza Bordaleira Serra da Estrela e Churra Mondegueira. Il latte – ottenuto con mungitura a mano – viene riscaldato, salato e cagliato con estratto di cardo.
- Pecorino Sardo – Prodotto esclusivamente sull’isola di Sardegna, è un formaggio a pasta dura semicotta creato solo con latte intero di pecora Sarda al pascolo. Questa razza è autoctona della Sardegna ed è allevata in tutta Italia. Il sapore aromatico tipo di questa pietanza deriva dagli arbusti mediterranei di cui si nutrono gli animali. Disponibile nella varietà dolce e in quella più stagionata.
- Pecorino Toscano – Il primo formaggio italiano della top ten si piazza al nono posto. Risalente al XV secolo, veniva chiamato Cacio Marzolino, cioè formaggio di marzo (quando veniva prodotto). Oggi è disponibile tutto l’anno sia come Fresco (fresco) che come Stagionato (stagionato per almeno 4 mesi). La varietà Toscana viene salata un po’ meno rispetto alle altre: mantiene così il suo sapore delicato e dolce.
- Bundz – Al decimo posto il Bundz, formaggio polacco prodotto nelle regioni montuose del Paese con latte di pecora. Ha un sapore e una consistenza che ricordano quelli della ricotta.
