Perfetto per accompagnare ed insaporire i cibi, immancabile tra gli odori quando si prepara della carne, l’alloro può rappresentare anche molto di più. Infatti, sin dall’antichità è noto per le sue proprietà benefiche e non solo per l’uso classico in cucina,per il suo gradevole profumo e per l’azione portafortuna per i giovani laureandi che, così come i poeti e gli atleti vittoriosi nell’antichità, vengono cinti con una corona di alloro posta sopra la fronte, divenendo così “laureati”
L’alloro è una pianta aromatica molto conosciuta soprattutto nelle regioni che si affacciano sul Mar Mediterraneo. Le foglie e i frutti infatti sono ricchi di un olio essenziale costituito da composti chimici come cineolo, geraniolo, eucaliptolo e pinene; in particolare, dalle foglie si estrae dall’1 al 3% di olio essenziale, mentre nelle bacche possiamo trovarne fino a un 10%.
È proprio l’olio essenziale a conferire all’alloro tutte quelle proprietà che lo rendono apprezzato anche in ambito fitoterapico:
Proprietà digestive e carminative. L’alloro aiuta la digestione, allevia le coliche e il gonfiore addominale e aiuta l’espulsione dei gas intestinali.
Proprietà aperitive. L’alloro stimola l’appetito e prepara l’apparato gastrointestinale ad accogliere il cibo, facilitando la digestione.
Proprietà espettorante. L’olio essenziale di alloro aiuta a fluidificare ed eliminare il catarro bronchiale, alleviando la tosse.
Proprietà diaforetiche. L’alloro stimola la sudorazione, favorendo l’abbassamento della temperatura corporea in caso di febbre.
Proprietà antinfiammatorie e astringenti. Eseguire massaggi con l’oleolito di alloro può essere utile ad alleviare i sintomi di reumatismi e artrite e facilitare la guarigione di traumi di varia natura.
Proprietà repellenti. L’acido laurico contenuto nell’alloro allontana gli insetti e i parassiti.
Inoltre, l’alloro è considerato fin dall’antichità una delle piante curative per eccellenza. Nella medicina popolare veniva utilizzato non solo come digestivo e antinfiammatorio, ma anche contro la diarrea e i dolori mestruali. Inoltre gli atleti in passato pare utilizzassero l’infuso di foglie di alloro per fare pediluvi contro stanchezza e gonfiore ai piedi.
Oggi in commercio possiamo trovare l’alloro in diverse forme:
Olio essenziale di alloro
Foglie di alloro essiccate intere o in taglio tisana
Bacche di alloro essiccate
Oleolito di alloro
Cosmetici formulati con olio di alloro, come il Sapone di Aleppo
Uno dei rimedi maggiormente utilizzati e apprezzati in campo fitoterapico è la tisana di alloro. L’infuso di alloro fa bene in caso di cattiva digestione con crampi addominali e gonfiore.
In ambito cosmetico si utilizza l’alloro – in particolare l’oleolito – per la formulazione del Sapone di Aleppo. Considerato il detergente più antico, le prime testimonianze di utilizzo del Sapone di Aleppo risalgono all’epoca Babilonese (2500 a.C.). Viene preparato con olio di oliva e olio di alloro in percentuali variabili: maggiore è la concentrazione di olio di alloro, maggiori saranno le proprietà che contraddistinguono questo cosmetico. Il Sapone di Aleppo è molto conosciuto e apprezzato per via dei suoi effetti benefici sulla pelle, che risultano evidenti soprattutto sulle pelli più delicate e soggette a disturbi come psoriasi, dermatiti e irritazioni.
Come già accennato, se usato nel modo giusto, l’alloro ha il potere di esaltare il gusto di molti dei piatti che ciascuno ama. L’inconfondibile profumo delle foglie di alloro è in grado di donare un tocco in più soprattutto a piatti a base di legumi, pesce e carne (in particolare selvaggina). Dalle foglie di alloro si prepara anche un liquore digestivo tipico della cucina italiana, il Laurino.
L’alloro non presenta particolari controindicazioni ed effetti collaterali, ma l’utilizzo di rimedi erboristici a base di alloro è comunque sconsigliato nei bambini e nelle donne in gravidanza. Un consumo costante di alloro può portare allo sviluppo di dermatiti da contatto nei soggetti più sensibili e predisposti.
L’alloro quindi non è velenoso né tossico, ma è sempre importante fare particolare attenzione a non confondere l’alloro aromatico con il lauroceraso (Prunus laurocerasus L.), che invece contiene acido cianidrico (cianuro) ed è quindi molto pericoloso se ingerito. Come riconoscere l’alloro tossico da quello commestibile? Se non si è pratici nella distinzione delle diverse specie botaniche è sempre meglio evitare di raccogliere una pianta di cui non si è sicuri.
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