L’arte della pizza della famiglia Condurro compie 150 anni e l’antica Pizzeria da Michele, lo storico locale di Forcella, nel cuore di Napoli, ha deciso di inaugurare i festeggiamenti con una mostra virtuale. Pertanto, la celebre pizzeria si è trasformata in un piccolo museo digitale, accessibile da tutto il mondo attraverso il sito www.micheleintheworld.com. Questo accade nel giorno della sua riapertura al pubblico con tavoli distanziati e prenotazione obbligatoria, come prescritto dai protocolli di sicurezza post emergenza Covid-19. Si tratta sicuramente di un nuovo inizio per un locale abituato a file chilometriche di clienti provenienti da tutto il mondo e che non aveva mai chiuso, neanche ai tempi della guerra o dell’epidemia di colera a Napoli.
“Nel giorno dell’attivazione dei servizi di delivery e asporto, abbiamo raccontato alla Cnn cosa volesse dire per noi chiudere le porte di una pizzeria da alcuni definita il ‘tempio della pizza’ – spiega Alessandro Condurro, amministratore de l’antica Pizzeria da Michele in the world -. Dal 12 marzo al 3 maggio, la storica sede di via Sersale, unica a Napoli, è stata chiusa, ma non abbiamo mai smesso di lavorare. La comunicazione con i clienti è stata sempre attiva, i nostri social erano pieni di ricordi, attraverso hashtag come #damichelememories e #damichelechallenge, con i quali abbiamo cercato di incentivare i nostri follower a restare sempre attivi e in contatto con noi, in un momento difficile come quello del lockdown. Ci siamo inoltre impegnati personalmente per riaprire in sicurezza e, nel frattempo, abbiamo avuto un’idea. Come alcuni musei internazionali, abbiamo voluto che le nostre porte non si chiudessero mai più. Da storica pizzeria tradizionale, la sfida è stata trasformarci ne l’antica Pizzeria da Michele 2.0, ma solo virtualmente. La comunicazione è il modo attraverso cui guardiamo al futuro, anche se le pizze restano quelle della tradizione del nostro bisnonno Michele”.
Il tour virtuale, realizzato a cura del fotografo Pino Miraglia, con la progettazione di Av Communication, la grafica di Vito Lombardi e con le media partnership di Cucina a Sud e ItaliaSquisita, consente, come spiega Daniela Condurro, amministratrice de l’antica Pizzeria da Michele in the world, di entrare nel locale partenopeo e di esplorarne la prima sala. Lì, sulle pareti, sui tavoli in marmo bianco e persino nel forno, si nascondono i tanti contenuti video, fotografici e audio che rappresentano l’anteprima di una mostra fotografica fisica che probabilmente verrà realizzata entro fine anno.
Il 1870 è l’anno in cui il primo Condurro, Salvatore, ottenne la licenza per fare le pizze; poi suo figlio Michele apprese e perfezionò l’arte di famiglia creando quello è diventato il simbolo dell’enogastronomia napoletana e imponendo una regola rispettata dai suoi discendenti ancora oggi: un menù senza papocchie, fedele alla tradizione, cioè solo con le due classiche pizze napoletane, margherita e marinara. Tanti i personaggi famosi che le hanno mangiate e apprezzate, da Julia Roberts, che ha girato nel locale di Forcella le scene del film Mangia Prega Ama, a Diego Armando Maradona fino a Jude Law. Il marchio della Pizzeria da Michele è, inoltre, giunto in diverse città italiane, nonché in diverse parti del mondo, come Londra, Los Angeles e Giappone.
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