Secondo un recente brevetto registrato da Google, i prossimi auricolari wireless dell’azienda potrebbero funzionare con dei particolari controlli “skin touch”, quindi toccando la pelle intorno al dispositivo. Una novità che potremo vedere forse già quest’anno.
La nuova tecnologia permetterebbe di alzare e abbassare il volume, interrogare l’assistente vocale, ricevere e fare chiamate e tutte le altre azioni che compiamo quotidianamente con le cuffie bluetooth, ma per farlo sarà sufficiente toccare la propria pelle vicino alle orecchie.
Allo stesso modo lo stesso schema di controlli potrà essere usato con lo smartwatch, ad esempio muovendo il dito sul proprio polso o sul braccio. I dispositivi saranno in grado di farlo grazie a diversi sensori di movimento che tradurranno i gesti in input. Attraverso un sistema di machine learning, poi, auricolari e smartwatch saranno in grado di distinguere i gesti spontanei da quelli fatti per controllarli, evitando che si mettano in funzione quando non richiesti.
La tecnologia non è completamente nuova. Anzi, Sony l’ha già lanciata pochi giorni fa con le nuove cuffie LinkBuds, gli auricolari ad anello che potete controllare direttamente toccando la pelle davanti al vostro orecchio. In questo modo non correte il rischio di calcare più del dovuto nell’orecchio le cuffie, cosa che succede con i tasti fisici. Ma non avrete nemmeno i problemi con i comandi touch che capitano quando per esempio si suda durante un allenamento, ne correte il rischio di cambiare traccia di una playlist mentre vi sistemate gli auricolari meglio nel padiglione auricolare.
Le funzionalità dovrebbero essere programmabili (come avviene anche per le Sony LinkBuds) e un domani espandibili. In modo da poter rispondere alle chiamate o attivare l’Assistente Google senza dover toccare nessun dispositivo, ma solo la vostra pelle.