Se stiamo dormendo, non svegliateci: l’Italia continua a sorprendere, a vincere, roba da non crederci! La giornata inizia sotto il segno di Antonella Palmisano. La 30enne di Mottola fa sua la 20km di marcia femminile bissando l’oro di 24 ore prime nella stessa gara, ma negli uomini, dell’altro pugliese Massimo Stano. La Palmisano domina dall’inizio la gara, mette in difficoltà la marcia delle avversarie che sono costantemente in affanno e fa il vuoto nel percorso finale che diventa una straordinaria passerella. Oro!

Qualche ora dopo il metallo più prezioso se lo contendono il nostro Luigi Busà e l’azero Rafael Aghayev, sul parquet del Nippon Budokan. La prima volta del karate alle Olimpiadi, il siciliano di Avola vuole la grande impresa. Il duello è tirato, equilibrato, se vogliamo poco spettacolare ma la sensazione che Busà possa farlo suo si avverte chiaramente nell’aria e dalla concentrazione del suo viso. Il colpo vincente è suo e nell’ultimo minuto e mezzo, tra tante interruzioni, riesce a difendere il risicato vantaggio che gli consente di urlare al mondo tutta la sua gioia. Inizia il ballo dell’isolano sul parquet, per l‘Italia è ancora oro!

Ma quello che avviene nel pomeriggio all’interno dello stadio olimpico di Tokyo nella staffetta 4×100 maschile è qualcosa di difficilmente spiegabile se non si guardano le immagini: 37”50 di tensione, emozione e commozione finale. Una gara che puoi rivederla mille volte ma ti mette sempre i brividi. La prima frazione è di Lorenzo Patta che conclude i suoi 100 metri consegnando il testimone al fresco campione Jacobs che ingrana le marce alte e vola in testa mentre in tanti pasticciano il cambio. Una prestazione superba ed il passaggio del testimone a Fausto Desalu: il “colored” azzurro ha una falcata bellissima e praticamente il suo è un testa a testa con il cinese e l’inglese. Forse però nel passaggio del testimone si perde qualcosina. Ma l’ultima frazione è una cosa da pazzi: Tortu riceve il testimone ed è praticamente una gara a 3 con Nethaneel Mitchell-Blake in vantaggio ed il cinese leggermente dietro. Ma Filippo è una furia, il suo incedere rappresenta la perfezione, metro dopo metro raggiunge un Blake visibilmente in difficoltà e lo stampa al fotofinish. L’Italia è ancora incredibilmente oro, è sul tetto del mondo, mai una cosa del genere nell’atletica, addirittura medaglia più preziosa prima nei 100 e poi nella staffetta 4×100. Filippo Tortu piange all’arrivo e sono lacrime di chi si è superato, è lui l’eroe di giornata.

Per l’Italia un record nel medagliere: polverizzati i precedenti risultati nella storia olimpica del nostro paese. 10 ori, 10 argenti e 18 bronzi: il bello è che non è finita qui.