Studi correlati hanno scoperto che gli effetti cardiovascolari delle sigarette tradizionali e delle sigarette elettroniche sono sorprendentemente simili, e che questi effetti dannosi sulla funzione dei vasi sanguigni sono probabilmente causati dall’irritazione delle vie aeree dovuta all’inalazione di sostanze estranee.
Questo allarmante risultato emerge da una coppia di studi, presentati alla Scientific Sessions 2022 dell’American Heart Association dagli scienziati impegnati nel progetto Cardiac and LUng E-cig Smoking (CLUES). Il team di ricercatori ha confrontato i dati relativi alla salute di 395 partecipanti, 164 dei quali avevano riportato di aver utilizzato esclusivamente sigarette elettroniche per una media di 4,1 anni. 117 persone avevano fumato solamente sigarette tradizionali per una media di 23 anni, mentre i restanti 114 non avevano mai fumato o svapato.Gli scienziati hanno raccolto informazioni tra marzo 2019 e marzo 2022.
Nel primo studio, gli scienziati guidati da Matthew Tattersall dell’Università del Wisconsin, hanno valutato la pressione sanguigna, la frequenza cardiaca, il diametro dell’arteria brachiale nel braccio e variabilità della frequenza cardiaca prima e fino a 15 minuti dopo che i partecipanti avevano utilizzato sigarette, tradizionali o elettroniche. I dati raccolti sono stati confrontati con le misurazioni dei partecipanti che non avevano mai utilizzato prodotti a base di nicotina. Stando a quanto emerge dall’indagine, i soggetti che fumavano sigarette elettroniche e tradizionali mostravano maggiori aumenti della frequenza cardiaca rispetto ai non fumatori, con un incremento medio della frequenza cardiaca di circa quattro battiti al minuto. Allo stesso tempo, la nicotina era associata a un aumento della pressione sanguigna sistolica da circa 122/72 mm Hg a circa 127/77 mm Hg. Anche la costrizione dell’arteria brachiale sembrava evidente a seguito dell’uso di entrambi i tipi di sigarette.
“Dopo lo svapo o il fumo – commenta Matthew Tattersall – abbiamo notato preoccupanti cambiamenti nella pressione sanguigna, nella frequenza cardiaca, nella variabilità della frequenza cardiaca e nel tono dei vasi sanguigni. Il nostro lavoro mostra che le sigarette elettroniche provocavano effetti paragonabili a quelli delle sigarette tradizionali”.
Nella seconda analisi, i ricercatori, guidati da Christina Hughey dell’Università del Wisconsin, hanno coinvolto gli stessi partecipanti, che sono stati monitorati durante e dopo una sessione di tapis roulant. Dopo 90 minuti, gli studiosi hanno eseguito dei test per valutare l’energia utilizzata dal corpo e il tempo di ripresa dopo lo sforzo fisico. Anche in questi esperimenti, le persone che svapavano e fumavano ottenevano risultati significativamente peggiori rispetto ai non fumatori, che mostravano anche una migliore capacità di esercizio.
Inoltre, lo studio ha incluso 120 adulti, di età compresa tra 21 e 50 anni, senza malattie cardiovascolari. I partecipanti erano persone che avevano fumato più di 5 sigarette combustibili al giorno per un anno o più, persone che avevano utilizzato dispositivi di sigaretta elettronica 5 o più volte a settimana per 3 mesi o più, e persone che non fumavano o svapavano. L’analisi ha rilevato che lo svapo prolungato e il fumo di sigaretta causavano entrambi cambiamenti nel sangue che influenzavano la funzione endoteliale, sebbene in modi diversi. Rilevato anche che, la dilatazione flusso-mediata era significativamente inferiore (di oltre il 5%) tra i partecipanti che usavano regolarmente sigarette elettroniche e quelli che fumavano regolarmente sigarette combustibili rispetto alle persone che non fumavano né svapavano.
“Le prestazioni fisiche di coloro che svapavano non erano significativamente diverse dalle persone che usavano sigarette tradizionali – riporta la ricercatrice Christina Hughey – questi risultati sollevano preoccupazioni sui potenziali danni dell’uso cronico dei sistemi elettronici di somministrazione della nicotina. Non abbiamo studiato gli effetti a lungo termine delle sigarette elettroniche – conclude James Stein, dell’Università del Wisconsin – né se possano in qualche modo rendere più semplice smettere di fumare. I risultati sono comunque preoccupanti perché evidenziano i rischi cardiovascolari legati allo svapo”.
