Quest’oggi i carabinieri della stazione di Maddaloni, in provincia di Caserta, hanno dato esecuzione a un mandato di arresto e a una misura di sequestro preventivo, su indicazione del Giudice per le indagini preliminari di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta del Pubblico Ministero del Tribunale sammaritano, nei confronti di L. R., noto avvocato del posto accusato di aver commesso una serie di frodi e truffe assicurative concernenti falsi sinistri stradali. Nei confronti del professionista, accusato di falso in atto pubblico, di induzione indebita e di truffa è stata disposta una confisca da oltre 210mila euro, somma ritenuta il provento illecito incassato nell’arco di quattro anni di attività.

Le indagini a carico del legale hanno preso il via nel 2019, in seguito alla segnalazione presentata da un notaio maddalonese il quale aveva denunciato alle autorità competenti di aver scoperto la falsità di una procura speciale, ossia di un atto giuridico autenticato dallo stesso legale rilasciato da una persona che in realtà risultava deceduta nel 2013, ben sei anni prima. Il risarcimento era stato rilasciato a favore dell’avvocato a fronte di un presunto incidente stradale il quale gli aveva permesso di incassare la somma di denaro liquidata dalla compagnia assicurativa coinvolta. In seguito alla segnalazione del fatto da parte del notaio era stata presentata un’ulteriore denuncia da un secondo notaio di Maddaloni, sempre in merito a eventi analoghi.
Di fronte a tali segnalazioni e all’analisi degli atti giuridici, il Pubblico Ministero sammaritano ha disposto dettagliati accertamenti volti a verificare la sussistenza dei presunti illeciti: in seguito alla consegna nelle mani dell’avvocato delle procure autenticate dai notai, previo accertamenti su una possibile induzione al falso ideologico da parte di questi ultimi, è stato verificato se le somme di denaro liquidate effettivamente a favore di L. R. fossero state versate o meno a titolo di risarcimento danni per i sinistri stradali denunciati. Contemporaneamente il Pm ha predisposto l’accertamento di eventuali falsità dei documenti di identità che erano stati allegati alle diverse procure speciali le quali venivano rilasciate di volta in volta a favore dell’indagato. Gli atti sono stati così esibiti ai notai roganti, che hanno provveduto a convalidare la documentazione senza verificarne l’effettiva veridicità.

Le indagini hanno dimostrato inequivocabilmente come L. R., in un arco temporale compreso tra il 2016 e il 2019, aveva commesso una pluralità di reati e di illeciti amministrativi inducendo, in qualità di avvocato e quindi presentandosi come professionista affidabile e rispettabile, i notai maddalonesi ad autenticare almeno sessanta procure speciali falsamente rilasciate a suo favore da parte di persone le quali o erano decedute antecedentemente alla consegna degli atti oppure erano totalmente ignare dei misfatti perpetrati alle loro spalle dal professionista.
L’indagato, grazie a questo escamotage, aveva incassato ingenti somme di denaro dimostrando, al tempo stesso, reiterati comportamenti e atteggiamenti di particolare disinvoltura e spregiudicatezza. L’intensa attività investigativa svolta dagli inquirenti ha così permesso di raccogliere tutti gli indizi di colpevolezza nei confronti del professionista, il quale è stato sottoposto, su richiesta dei giudici, alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
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