Al peggio non c’è mai fine. Stamattina sono stati trovati cani in condizioni gravissime presso un allevamento ovicaprino, dislocato in località Pizzo Pilato di San Nicola la Strada. Lo stato di malessere in cui versavano gli animali è stato scoperto dai militari della stazione forestale di Marcianise e dai medici veterinari dell’Asl di Caserta, nell’ambito dell’espletamento di una verifica. Gli addetti ai lavori hanno constatato la presenza di dodici cani adulti, di varie razze, tra cui meticci, pastore maremmano, belga, tedesco e del Caucaso, detenuti a catena in ricoveri di fortuna non idonei alla loro natura. Solo nove esemplari sono risultati regolarmente provvisti di microchip, mentre agli altri tre sono stati applicati dai veterinari durante il controllo.
Oltre a essere detenuti a catena, i dodici cani erano costretti a una minima possibilità di movimento e mostravano segni lesivi al collo, dovuti all’abrasione provocata dalla catena sulla superficie cutanea. Inoltre, su alcuni di essi si è evidenziata una dermatite a livello auricolare, provocata dall’aggressione di mosche. I medici hanno potuto constatare, osservando gli animali, un atteggiamento psicotico ‘di circolo’ causato dallo stato di costrizione. Anche le strutture dell’allevamento non erano delle migliori. Infatti, le cisterne dell’acqua per l’abbeverata degli ovicaprini e dei cani si sono presentate in condizioni igienico sanitarie critiche.
Le conseguenze sono state severe. Tutti i dodici esemplari di cani sono stati sottoposti a sequestro giudiziario dalle forze dell’ordine e sono stati trasferiti presso la struttura Oasi Sabato a Benevento. La decisione di trasferirli in tale struttura è stata presa anche ai fini di un loro successivo affido, previa autorizzazione dell’autorità giudiziaria. L’allevatore proprietario dei cani è stato deferito in stato di libertà per il reato di maltrattamento ad animali e per detenzione degli stessi in condizioni incompatibili con la loro natura e causa di gravi sofferenze.
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