Gaetano Manfredi, il candidato a sindaco di Napoli (PD-M5S) ha presentato ufficialmente il suo programma elettorale. L’ha fatto stamane, nel salone del Circolo Politecnico Artistico e in streaming a tutti i cittadini. L’ex rettore della Federico II, nonché ex ministro del Conte-bis punta sul suo profilo di tecnico esperto di processi complessi. Le sue sono parole forti nei confronti di chi, sino a questo momento, ha rappresentato la parte amministrativa della città: “Napoli è una grande friggitoria all’aperto, con pochi servizi“. Una città “senza programmazione e senza visione” che necessita di “una nuova stagione di sviluppo”, per riprendere lo slogan che campeggia sul suo programma elettorale. Manfredi punta il dito su un Comune “ormai vuoto, dove anche fisicamente non c’è nessuno e nessuno risponde”. Il professore si scaglia anche contro De Magistris, reo di aver accolto i rifiuti di Roma in prossimità del suo addio e praticamente servendo la patata bollente al sindaco che verrà.

Manfredi anticipa che, qualora vincesse le elezioni, la sua sarebbe una giunta “mista“. Ci sarebbero sia tecnici che politici, ma dall’altissimo profilo. E, cosa fondamentale, con una presenza significativa di presenza femminile. Le donne, a suo dire, hanno la straordinaria dote della concretezza. “Si dice spesso, a sproposito, che ci siano troppi tecnici o troppi politici, ma in realtà abbiamo bisogno di maggiori competenze di riconosciuta eccellenza, di più politica alta e responsabile, concentrata ad elaborare soluzioni ai problemi”, tuona il professore. Manfredi fa subito una promessa, quella di intervenire su due fronti con efficacia nei primi 100 giorni. Il primo sguardo è rivolto al settore dei trasporti, oggettivamente allo sbando: “abbiamo tanti binari ma pochissimi treni, e vale per la città ma anche per l’area metropolitana, quindi una Napoli che sia europea nei servizi, obiettivo lontano oggi”. Secondo, riorganizzare la macchina amministrativa in quanto l’apparato comunale “ha un enorme problema di efficacia e funzionamento“.
Manfredi avanza la pretesa che Napoli debba essere considerata una città importante per il Paese, dove ci sia la possibilità di essere messi in condizione di esprimere le reali capacità, dimostrando al contempo di essere all’altezza della sfida. Quindi il chiaro riferimento allo Stato centrale: “ Avremo bisogno delle attenzioni e dell’aiuto del governo per attrarre investimenti che privilegino l’insediamento di braccia ma anche di teste“. Sollecitato dalle domande dei cronisti, Gaetano Manfredi conclude sulla questione relativa alla città che si troverà a governare il futuro sindaco, chiunque sia dei 4 candidati. E l’ex ministro ritorna sulla scelta di De Magistris di accogliere i rifiuti della Capitale: ” Decidere di fare una cosa che impegna l’amministrazione successiva non mi è parsa una scelta efficace”. Ed ancora: “Sulla gestione dei rifiuti penso ci debba essere un coinvolgimento dei sindaci dei luoghi in cui si trovano gli impianti. Perché solamente attraverso la condivisione riusciremo ad andare avanti nell’interesse di tutti”.
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