V.R., di ventitré anni, V.B., di ventidue anni, e G.S. di diciannove anni, sono stati arrestati dai carabinieri di Marano dopo un inseguimento avvenuto tra le vie della città a nord di Napoli. Con loro anche un sedicenne che è stato denunciato. I quattro, già noti alle forze dell’ordine e appartenenti alla stessa banda, dovranno rispondere di porto di arma da fuoco clandestina, di possesso di oggetti atti a offendere e di ricettazione. I fatti sarebbero accaduti la notte scorsa, quando i carabinieri, durante un servizio di controllo per le strade di Marano, hanno notato un grosso fuoristrada con a bordo i quattro giovanissimi, dal fare sospetto e ambiguo. Alla vista dei militari, l’autovettura avrebbe accelerato tentando di sfuggire a eventuali controlli. Ne è così nato un inseguimento terminato dopo alcuni minuti all’altezza di via Santa Maria a Cubito, nel quartiere di Chiaiano, nella periferia nord di Napoli, zona d’origine di due membri della banda. Qui la Jeep con a bordo i giovani, sarebbe stata bloccata dai militari dell’Arma, che hanno provveduto a identificare i ragazzi e a eseguire l’ispezione della grossa autovettura.
Durante la perquisizione dell’auto i carabinieri hanno trovato le conferme ai loro sospetti: sul tappetino del poggiapiedi del passeggero i militari hanno rinvenuto una pistola semiautomatica modello Beretta calibro 7,25, con matricola abrasa pronta all’uso e con cinque proiettili all’interno del caricatore. Nell’abitacolo, inoltre, sono state rinvenute un paio di grosse forbici in ferro e un coltello a serramanico dalla lama lunga quindici centimetri, entrambi nascosti nella tasca dei sedili posteriori. Nel bagagliaio, infine, la pattuglia dei carabinieri ha rinvenuto quattro caschi semi-integrali con le visiere oscurate. Tutti gli indizi raccolti facevano quindi presupporre, ai carabinieri, di trovarsi di fronte a una baby-gang di delinquenti dediti ai furti e alle rapine, anche con metodi violenti. A completare il quadro un paio di orecchini d’oro trovati a terra, tra i tappetini dell’autovettura, di dubbia provenienza, e molto probabilmente ciò che avanzava di qualche refurtiva.
Le armi bianche ritrovate nella vettura sono state poste sotto sequestro e la pistola sarà analizzata per verificare se sia stata utilizzata per compiere fatti di sangue. I tre maggiorenni appartenenti alla presunta banda criminale sono stati arrestati e condotti al carcere di Poggioreale. In queste ore sono in corso le indagini degli inquirenti per comprendere se i ragazzi finiti dietro le sbarre siano stati responsabili, nel corso della notte o di quelle precedenti, di reati di natura violenta sul territorio di Marano e nei paesi limitrofi.
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