Il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha deciso: sarà la procuratrice Maria Antonietta Troncone a guidare la Procura della Repubblica di Napoli Nord, con sede ad Aversa nell’antico Palazzo Aragonese. La decisione è stata presa all’unanimità dal Csm: durante la riunione i consiglieri Michele Ciambellini e Antonio D’amato hanno espresso grande apprezzamento per il lavoro svolto dalla procuratrice, augurandole fin da subito buon lavoro. La Troncone lascia infatti la guida della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, dove ha svolto egregiamente la sua funzione fin dal 2015, e dopo sette anni di onorata carriera al servizio dello Stato e della Giustizia, sarà ora a capo della Procura normanna. “Alla Procura aversana opererò con il massimo rigore e spirito di servizio, così come dimostrato in questi anni”, ha commentato la neo procuratrice al termine del rito di investitura. Gli auguri sono arrivati anche dal mondo della politica, in particolare dalla senatrice Vilma Moronese, presidente della Commissione permanente Territorio, ambiente e beni ambientali presso il Senato della Repubblica.
La Procura della Repubblica di Napoli Nord ha competenza giudiziaria su ben trentotto comuni che si trovano a cavallo delle province di Napoli e Caserta. Si tratta di un territorio molto difficile sotto diversi punti di vista: in primis per quel che riguarda la forte presenza della criminalità organizzata, che spesso e volentieri stringe rapporti proficui con la politica e l’imprenditoria locale; in secundis per quel che concerne i problemi di natura ambientale, dato che ci troviamo nel cuore della famigerata Terra dei fuochi. La neo procuratrice avrà dunque fin da subito un grande lavoro da fare, non solo nella lotta al crimine e nella salvaguardia dell’ambiente, ma anche sotto lo stesso profilo organizzativo della Procura.
La Troncone prenderà servizio ad Aversa a settembre una volta concluse le indagini sulle violenze consumatesi nel carcere sammaritano: subentrerà al magistrato Francesco Greco, andato in pensione, dopo il periodo di reggenza del procuratore aggiunto Carmine Renzulli. Il magistrato lascia la Procura di Santa Maria Capua Vetere dopo aver condotto importanti indagini tra cui quella inerente alla scoperta della fitta rete di clientele e di corruzione che ha travolto la sanità campana oltre a numerose inchieste portate avanti per identificare e punire i responsabili dell’inquinamento e dell’avvelenamento dei terreni, dei mari e dei corsi d’acqua del Casertano. Una donna al servizio della Giustizia e dal grande senso dello Stato, dunque, che saprà sicuramente portare il suo contributo fondamentale per il ripristino della legalità sul territorio.
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