Sembra essere giunta a una lieta fine la vicenda dei tredici marittimi, tra cui anche diversi napoletani, bloccati in Cina che potranno ritornare presto in Italia. Una situazione che andava ormai avanti da diversi mesi riguardante una nave, di proprietà di una società di Napoli e battente bandiera italiana, bloccata al largo della Cina, nel porto di Huanghua. A rendere pubblica la notizia è stato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio con un post su Facebook: “I tredici marittimi italiani bloccati in Cina potranno ritornare in Italia. Ho comunicato la notizia in una lettera inviata durante le festività ai sindaci che mi avevano chiesto un intervento per riportare in Italia i nostri connazionali”.
Diversi sono stati infatti i primi cittadini che hanno seguito attentamente la vicenda e tutti gli aggiornamenti: per questo motivo, alla notizia comunicata da Di Maio, sono stati tra i primi a ringraziare il Ministero per il lavoro portato avanti. Nel comunicato congiunto, sono dieci i sindaci che hanno applaudito alla delicata operazione di soccorso: “A nome dei sindaci intervenuti a sostegno dei marittimi bloccati da molti mesi in Cina nella baia di Huanghua, ringraziamo il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Luigi Di Maio per l’accoglimento dei contenuti della nostra lettera del 18 dicembre 2020, con la quale si richiede ogni sforzo anche diplomatico per l’avvicendamento degli equipaggi in Cina nella baia di al largo di Huanghua, ormai bloccati da molti mesi. Il ministro ci ha comunicato di aver dato il suo contributo per la risoluzione della vicenda intervenendo con una serie di colloqui ai più alti livelli istituzionali del Governo cinese”.
Il comunicato si conclude con uno speciale apprezzamento soprattutto verso i marittimi coinvolti che, nonostante la situazione difficile, hanno continuato a portare avanti il loro compito. A firmare la lettera dello scorso 18 dicembre sono stati il sindaco di Crotone Vincenzo Voce, Luca Salvetti di Livorno, Cateno De Luca di Messina, Giuseppe Pugliese di Monte di Procida, Luigi De Magistris di Napoli, Roberto Ammatura di Pozzallo, Raimondo Ambrosino di Procida, Pietro Sagristani di Sant’Agnello, Francesco Roberti di Termoli e, infine, Adrea Buonocore di Vico Equense.

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