In un solo colpo mirato contro il narcotraffico internazionale, le forze dell’ordine smantellano due organizzazioni criminali. Un flusso di droga proveniente da Olanda e Spagna alimentava le piazze di spaccio dei clan camorristici a Napoli, compreso il Parco Verde di Caivano.
Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, con la collaborazione altresì dei Reparti Specializzati territoriali dell’Arma, per delega del Procuratore Distrettuale della Repubblica, hanno dato esecuzione ad un provvedimento applicativo di misure cautelari personali (custodia in carcere, arresti domiciliari e divieto di dimora) emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della DDA, nei confronti di 29 persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti nonché detenzione di droga ai fini di spaccio.
Le comunicazioni tra i due gruppi criminali avvenivano attraverso cellulari criptati per eludere le intercettazioni, mentre il trasporto della droga avveniva su veicoli con sofisticati “sistemi di occultamento” per sfuggire alla tracciabilità tramite GPS o satelliti. I profitti del narcotraffico venivano reinvestiti per nuovi approvvigionamenti e il supporto degli affiliati, sia liberi che detenuti.
Durante le attività di indagine, sui collegamenti dei narcotrafficanti, è stato arrestato a Dubai il latitante Bruno Carbone: ricercato dal 2003, Carbone era uno dei principali intermediari tra i clan camorristici e il cartello colombiano per il rifornimento di droga, posizionandosi come uno dei narcos più importanti dopo Raffaele Imperiale, il boss dei Van Gogh. Inoltre, nel corso dell’operazione, sono stati sequestrati circa un quintale di sostanze stupefacenti di vario tipo, nonché armi da fuoco e autovetture dotate di “sistema di occultamento”, nonché di un ordigno esplosivo regolamentare ed alcune centinaia di munizioni di vario calibro.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.