Stavano litigando, come capita in tante famiglie. Ma a un certo punto, con un raptus improvviso, la figlia non ci ha visto più, ha imbracciato un fucile e ha minacciato con l’arma da caccia il padre 80enne, terrorizzato per l’improvvisa escalation della lite, che avrebbe potuto trasformarsi in una vera e propria tragedia. Protagonista del folle gesto è una donna di 47 anni di Bacoli, cittadina dell’area flegrea della provincia di Napoli nella quale s’è svolta la vicenda. Lei e il genitore erano alterati per una lite tutto sommato banale, ma nessuno avrebbe potuto immaginare la svolta potenzialmente tragica che stava per prendere l’alterco. Infatti, durante la discussione tra i due, man mano sempre più accesa, alla donna è venuto in mente il fucile che la mamma deteneva legalmente nella loro casa. Tutto è accaduto in un attimo, lo ha preso, imbracciato e puntato verso il papà attonito e spaventato, minacciandolo di morte. Per fortuna, sul luogo sono prontamente intervenuti i carabinieri della stazione di Bacoli, i quali hanno immediatamente calmato le acque, quindi sequestrato l’arma, un fucile da caccia calibro 12 – poi risultato scarico – e provveduto ovviamente a denunciare la quarantasettenne per minaccia aggravata, mentre la madre dovrà rispondere di omessa custodia dell’arma. Alla fine, per fortuna, per la potenziale vittima c’è stato soltanto un enorme spavento e nulla più.

Detenere armi in casa, comunque, non è mai una buona idea, soprattutto se lo si fa in modo illegale (e non è il caso della vicenda di Bacoli). A inizio settembre, per esempio, in Irpinia due uomini erano stati denunciati dopo essere stati trovati in possesso di numerose munizioni per fucile e pistola occultate nell’abitazione. Era accaduto a un uomo di 30 anni di Aiello del Sabato e un altro di 40 anni di Serino, denunciati dai carabinieri della compagnia di Solofra per detenzione abusiva di munizioni. L’operazione, che rientrava nell’ambito di una serie di controlli volti al rispetto della normativa in materia di armi e munizioni, aveva reso possibile l’individuazione dei due responsabili, scoperti dai militari dell’Arma, in quanto possedevano illegalmente cartucce per fucile e pistola. Le munizioni, nascoste sia all’interno di un ripostiglio che nella camera da letto, erano state poste sotto sequestro. Alla luce di tutte le prove e le evidenze emerse, era quindi scattata per entrambi la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino.
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