Una brutta avventura per un maresciallo dell’Aeronautica Militare residente nel casertano che si aggiudica con la sua offerta un immobile all’asta situato a Casaluce, in provincia di Caserta. Nella giornata di oggi, venerdì 23 settembre, i Carabinieri della Compagnia di Giugliano in Campania hanno eseguito un’ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord, su richiesta di questa Procura della Repubblica, di applicazione di misure coercitive nei confronti di tre soggetti gravemente indiziati, a vario titolo, di estorsione e turbata libertà degli incanti.
La vicenda trae origine dalla denuncia presentata presso il Comando dei carabinieri di Giugliano in Campania da un uomo che lamentava l’interferenza degli indagati nell’asta immobiliare di cui aveva conseguito la provvisoria aggiudicazione. L’uomo riferiva di essere stato, contattato dal precedente proprietario del bene oggetto di asta, nonché intimorito e minacciato affinché revocasse l’offerta. Avrebbe poi raccontato di aver subito una violenta aggressione in cui ha riportato gravi lesioni personali. Quindi, temendo ulteriori ritorsioni, la vittima ha rinunciato all’aggiudicazione, perdendo anche la caparra versata.
Nel corso delle indagini eseguite dai militari, emergeva l’interferenza degli indagati in ulteriori procedure di vendita all’incanto, accertandosi nello specifico che i predetti, individuati i potenziali offerenti/aggiudicatari mediante attività di pedinamento, proponevano loro accordi e compensi per revocare le offerte trasmodando in gravi pressioni intimidatorie a fronte del loro diniego.
Infine, gli investigatori appuravano che uno dei soggetti indagati, in contemporanea con la consorte, percepiva indebitamente il Reddito di Cittadinanza, accordato sulla base di false attestazioni concernenti i redditi e la residenza familiare, conseguendo un ingiusto profitto pari alla complessiva somma di circa 23.000 euro, di cui veniva disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo.