Un flash mob per dire no alla violenza in corsia, a Napoli: gli operatori sanitari si sono radunati sulle scale dell’ospedale Vecchio Pellegrini per manifestare il loro dissenso contro la numerose aggressioni subite sia dai medici e dagli infermieri in corsia, sia sui mezzi di soccorso. Una manifestazione simbolica, ma è stata anche l’occasione per lanciare un grido d’allarme e d’aiuto. «Noi siamo Stefano». La frase, scritta a caratteri cubitali, sui fogli fissati col nastro adesivo sopra le divise di infermieri, medici e operatori socio sanitari, è stata espressa solidarietà e vicinanza nei confronti di Stefano l’infermiere 31enne picchiato mentre era in servizio nel pronto soccorso.
«Siamo stanchi di lavorare con la paura e senza alcuna tutela per la nostra sicurezza», hanno sottolineato i sanitari del presidio della Pignasecca, particolarmente bersagliato da episodi di violenza sia ai danni del personale che della struttura. «Stefano, aggredito da un paziente che non voleva aspettare il proprio turno, ha ricevuto una prognosi di 21 giorni ma è solo l’ultimo episodio di prevaricazioni quotidiane – hanno aggiunto i sanitari – non dimentichiamoci che, in questo ospedale, nel 2019, fu esploso anche un colpo di pistola nel cortile, per questo chiediamo al sindaco Manfredi e a tutte le istituzioni di non abbandonarci e consentirci di fare il nostro lavoro, senza dover subire violenze»