Alle prime luci dell’alba, a Napoli, ha avuto luogo una vasta operazione della polizia di Stato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia. Le forze dell’ordine sono intervenute nel quartiere Mercato, nell’area delle cosiddette Case nuove, nei confronti di un uomo gravemente indiziato di tentato omicidio e porto d’armi in luogo pubblico e di altre cinque persone per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti.
La squadra mobile partenopea, infatti, ha tratto in arresto il cinquantunenne napoletano A. C., accusato di aver tentato di uccidere un uomo a colpi di arma da fuoco il 7 ottobre 2016, colpendolo al cranio e alla spalla e lasciandolo gravemente e irrimediabilmente menomato. L’episodio, come hanno appurato le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli, va inserito nelle dinamiche di contrapposizione tra il clan Caldarelli, radicato proprio nel rione urbano delle Case nuove e alleato del pericoloso clan camorristico dei Mazzarella, e quello dei Rinaldi, sodalizio criminale attivo a San Giovanni a Teduccio ma in espansione proprio nell’area del Mercato, agendo sotto l’influenza dello storico cartello della criminalità organizzata denominato Alleanza di Secondigliano.
Nel corso delle loro investigazioni, gli uomini della squadra mobile partenopea, col coordinamento della Direzione distrettuale antimafia, hanno anche ricostruito l’esistenza e la piena operatività, nell’area territoriale delle Case nuove, di un gruppo organizzato dedito all’attività di spaccio di sostanze stupefacenti e hanno disposto una serie di misure cautelari con questa accusa nei confronti di altre cinque persone: sono finiti in carcere G. R., E. P. (entrambi 33 anni e napoletani) e G. B. (ventinovenne di Mugnano di Napoli); ai domiciliari il ventiseienne di Napoli G. D. A.; infine, divieto di dimora nella provincia partenopea per una donna, A. C., napoletana di 68 anni.

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