Napoli ricorda Giulia Tramontano, la 29enne uccisa a Senago dal compagno, dal quale aspettava anche un bimbo. Oggi, mercoledì 7 giugno, si è svolto in piazza del Plebiscito un flash mob. Una manifestazione organizzata, anche per sollecitare, come ha spiegato Ilaria Perrelli, presidente della consulta regionale per la condizione della donna del Consiglio regionale della Campania, un intervento legislativo mirato soprattutto alla prevenzione (come l’istituzione dell’educazione al sentimento nelle scuole) ma anche al pieno sostegno economico dei centri anti violenza che sono sul territorio perché “gli uomini che uccidono le donne non sono malati ma sono frutto di una cultura patriarcale che deve essere contrastata“.
Durante il flash mob sono stati letti tutti i nomi delle vittime di femminicidio in Italia dall’inizio dell’anno. I loro nomi sono stati scritti anche su cartelli che hanno esposto. Numerose le associazioni e rappresentanti di Comuni, tra cui Sant’Antimo. In piazza c’erano inoltre l’assessora alle Pari opportunità del comune di Napoli, Manuela Ferrante, la presidente del consiglio comunale Enza Amato e la presidente della consulta delle elette Anna Maria Maisto, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil regionali, don Tonino Palmese di Libera e l’ex presidente della giunta regionale della Campania Antonio Bassolino. Un numero di vittime davvero impressionante, ha rimarcato invece l’assessore Ferrante, che ricorda, a suo giudizio, quanto avviene in paesi non progrediti “ma noi, tutti insieme, abbiamo il dovere di agire“
Invece, domani, giovedì 8 giugno, un corteo attraverserà le strade di Sant’Antimo, il comune della provincia di Napoli di cui era originaria la ragazza uccisa al suo settimo mese di gravidanza. Il raduno è alle 19 nel piazzale antistante la villa comunale Del Rio, in via Roma. Ad organizzare la fiaccolata l’amministrazione comunale con il sindaco Massimo Buonanno, che ha già annunciato la proclamazione del lutto cittadino nel giorno dei funerali.