Aggrediva senza alcun motivo le donne con pugni e schiaffi lungo le strade di Napoli, per poi dileguarsi nel nulla facendo perdere le sue tracce. Ormai era diventato un vero e proprio incubo per le donne e le ragazze che camminavano da sole per le strade della città partenopea, tanto che l’autore di questi folli e inspiegabili gesti era stato soprannominato con lo pseudonimo di “schiaffeggiatore seriale” di donne.
La prima aggressione si era consumata lo scorso 16 dicembre a bordo di un treno della metropolitana: una donna era seduta tranquillamente all’interno di un vagone quando uno sconosciuto si è avvicinato a lei molestandola. All’invito della donna di andare via e di lasciarla in pace l’uomo è andato su tutte le furie e l’ha aggredita sferrandole un violentissimo schiaffone sulla faccia. La vittima, impaurita e intimorita dalla reazione imprevedibile dell’uomo, senza poter contare sulla difesa di qualcuno, fu costretta da sola a divincolarsi dalle grinfie dell’uomo per poter scappare via dal vagone della metropolitana. Poco dopo l’aggressione l’uomo violento sarebbe sceso anche lui dal treno all’altezza della stazione di Cavalleggeri d’Aosta, facendo perdere le sue tracce.
La seconda aggressione, dello stesso tipo, si è consumata invece l’8 gennaio all’altezza di via Monteoliveto, nel cuore del centro storico della città partenopea, a due passi dalle poste centrali e dal cinquecentesco Palazzo Gravina, sede centrale della Facoltà di Architettura dell’Università Federico II. La vittima, anch’ella una donna, stava tranquillamente passeggiando lungo la strada quando uno sconosciuto le si è prima avvicinato, poi senza alcun motivo le ha sferrato un forte pugno alla testa. Subito dopo aver compiuto il folle gesto, l’aggressore si è dato alla fuga lungo i vicoletti del centro storico di Napoli facendo perdere anche questa volta le proprie tracce. La povera vittima, in quell’occasione, riportò una grossa contusione alla testa per la quale i medici che la visitarono in ospedale le diedero cinque giorni di prognosi.
La terza e ultima aggressione, in ordine di tempo, si è consumata il giorno dopo, esattamente il 9 gennaio. Una donna stava camminando lungo via Vittoria Colonna, tra piazza Amedeo e via Dei Mille, nel quartiere di Chiaia, quando uno sconosciuto le si sarebbe presentato all’improvviso davanti agli occhi sbucando dal nulla. A un certo punto l’uomo, senza alcuna ragione, le avrebbe dato un violentissimo pugno in faccia scaraventandola a terra e provocandole un trauma al naso e una lesione del labbro superiore, lesioni non gravi per fortuna e giudicate guaribili nel giro di pochi giorni. Anche questa volta l’aggressore, dopo aver attaccato inspiegabilmente la passante, era scappato via senza fasi rintracciare.
Sulle tre aggressioni consumatesi con modalità analoghe nel giro di pochi giorni e con un identikit fornito dalle vittime sui lineamenti dello “schiaffeggiatore” pressoché identici, hanno indagato per diversi giorni gli agenti della polizia di Stato fino a identificare il colpevole il quale è stato incastrato grazie alle registrazioni effettuate dalle videocamere di sorveglianza presenti sui luoghi delle aggressioni. L’aggressore è stato così fermato e arrestato dagli agenti della squadra mobile: si tratterebbe di un quarantacinquenne napoletano già noto alle forze dell’ordine per reati contro la persona e il patrimonio afflitto da evidenti problemi di natura mentale. Con l’arresto dello “schiaffeggiatore” seriale le donne in giro per le strade di Napoli possono finalmente sentirsi più sicure e tirare un sospiro di sollievo.
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