Semaforo verde per la sperimentazione del plasma iperimmune come trattamento delle polmoniti causate dal Covid-19. Dopo le richieste da parte di personalità importanti del Cotugno come Fiorentino Fragranza, direttore della rianimazione, Roberto Parrella, che è a capo dell’unità complessa di malattie infettive a indirizzo respiratorio, e Rodolfo Punzi, direttore del dipartimento di urgenze infettivologiche, si è finalmente arrivati a dare il via libera per la sperimentazione della cura con plasma iperimmune. L’iter non è stato certamente semplice da percorrere, ma dopo valutazioni cruciali su procedure e linee guida da parte del comitato etico, la terapia ora potrà ufficialmente partire anche all’ospedale Cotugno di Napoli. A darne notizia è stato Maurizio di Mauro, direttore generale dell’Azienda ospedaliera dei Colli, che comprende il Monaldi, lo stesso Cotugno e il Cto.
È andata quindi a buon fine la riunione del comitato etico dell’Azienda ospedaliera universitaria Vanvitelli e dell’Azienda ospedaliera dei Colli, presieduta dal professore Liberato Berrino. Anche il Cotugno, quindi, è pronto a partire con questo nuovo trattamento sperimentale, ha commentato di Mauro, che ha anche ringraziato il comitato etico per il lavoro svolto. La sperimentazione della terapia sarà guidata da Roberto Parrella, direttore dell’Unità operativa complessa di malattie infettive ad indirizzo respiratorio dell’ospedale Cotugno, con la preziosa collaborazione del centro trasfusionale dell’ospedale Monaldi, diretto da Bruno Zuccarelli.
Dopo l’approvazione, però, bisogna cominciare con la fase di concreta sperimentazione. La prima fase consisterà nel raccogliere i donatori di plasma, ovvero persone che sono state affette da Covid-19, sono guarite e che quindi presentano un’elevata carica di anticorpi. Il plasma iperimmune, una volta raccolto sarà adeguatamente trattato per poter costituire una cura e verrà poi utilizzato per la somministrazione ai pazienti risultati positivi. Questa prima fase coinvolgerà tutte le unità operative complesse del dipartimento di malattie infettive dell’ospedale Cotugno, guidato da Rodolfo Punzi. Una strada estremamente importante da prendere quella della terapia con il plasma iperimmune, come l’ha definita Maurizio di Mauro, così che gli ammalati di Covid-19 avessero tutti i piani terapeutici possibili. Alcuni ospedali italiani avevano già usato la terapia ma gli esperti, sebbene concordino sulle proprietà benefiche, hanno posto qualche dubbio sugli eventuali effetti collaterali e sui rischi.
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