Prosegue nell’area della città metropolitana di Napoli l’intensa attività delle forze dell’ordine mirata alla rimozione di targhe, altarini, murales e manufatti abusivi esposti sulla pubblica via e dedicati alla memoria degli affiliati dei clan uccisi nel corso di violente e sanguinose faide di camorra. Questa mattina, a Cercola, in via Faraone, i dipendenti comunali, assistiti dalle forze dell’ordine, hanno provveduto all’abbattimento di un altarino dedicato alla memoria di Luigi Bevar, noto in città con il soprannome di Gigin ‘o mericano, pregiudicato legato alla criminalità organizzata locale, nello specifico al clan Sarno, ucciso a colpi d’arma da fuoco nel corso di un agguato camorristico consumatosi il 27 gennaio del 2003.
Sempre stamane, un intervento analogo è stato portato a termine a Ponticelli, tra via Sambuco e via Toscanini: le forze dell’ordine hanno rimosso una targa commemorativa intitolata al giovane Gennaro Castaldi, pregiudicato legato al clan D’Amico ucciso durante un regolamento di conti tra clan rivali assieme al diciannovenne Antonio Minichini, nipote del boss Antonio De Luca Bossa, detto Tonino ‘o sicco, consumatosi nel 2013. L’affiliato alla camorra fu arrestato già nel 2011 con l’accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso compiuta ai danni dei commercianti del mercato del rione Incis. Poco dopo il suo rilascio fu freddato nel corso di una faida scoppiata nella periferia est del capoluogo.