Durante la notte del 31 ottobre, Piazza Municipio a Napoli è stata il teatro di alcuni atti vandalici i cui colpevoli sono ancora ignoti. La piazza ospitava una lapide dedicata a Falcone e Borsellino (oltre a Morvillo e altri agenti della scorta), inaugurata il 23 maggio 2015 in occasione della commemorazione della strage di Capaci.
Installata ai piedi della “magnolia della legalità”, la lapide è stata staccata dal basamento e abbandonata a terra. A verificare la situazione si è recato il vicesindaco, Mia Filippone. Su disposizione del sindaco, Gaetano Manfredi, il personale dell’ufficio tecnico sta lavorando per riposizionare la targa al proprio posto.
Falcone e Borsellino, due nomi, un solo luogo del nostro immaginario collettivo, a testimonianza di una tragedia che ha colpito tutti, un intero popolo. Impossibile parlare di Giovanni Falcone e senza immediatamente ricordare Paolo Borsellino, erano uniti in vita, legati da un mestiere che per loro era una missione, liberare la società civile dall’oppressione di una mala pianta, la mafia. Come accade per quanti diventano simbolo contro la loro stessa volontà, eroi soltanto per aver voluto esercitare il diritto di affermare le proprie idee, per aver rifiutato la via facile dell’accomodamento e del quieto vivere. La loro fine, orribile e tragica, li ha fusi insieme.
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