Natale 2022. Oltre il 27% degli italiani non farà acquisti, principalmente per risparmiare, per il peggioramento della propria condizione economica o per l’aumento dei prezzi a causa dell’inflazione.
Il 64% di chi comprerà spenderà tra i 100 e i 300 euro, mentre un consumatore su tre non andrà oltre i cento euro. Solo una piccola parte della tredicesima sarà destinata ai regali; mentre il grosso se ne andrà per spese per casa, tasse e bollette.

Lo rivela un’indagine sui consumi di Natale 2022 realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format research, in cui si fa anche presente che quelli che invece rispetteranno la tradizione, tre italiani su quattro, saranno comunque meno del passato.
Le associazioni dei consumatori, hanno inoltre sottolineato la loro preoccupazione per i rincari, ora che l’Istat ha pubblicato i dati definitivi sul tasso d’inflazione. Il Codacons stima + 612 milioni di euro solo per cibi e bevande nel corso delle prossime festività. “Tra i prodotti più utilizzati per le preparazioni di cibi e pietanze natalizie e che hanno subito aumenti consistenti troviamo il burro (+41,2%), l’olio di semi (+51,4%), la farina (+23,6%), le uova (+21,7%), il riso (+35,4%), la pasta (+23,6%) il pane (+16%)”, analizza il Codacons. “Mettere la carne in tavola a Natale costerà in media il 10,5% in più, con punte del +18% per il pollo, mentre per un pranzo a base di pesce la spesa sale in media del 10%”.

“La verdura aumenta del 15,2% con punte di oltre il 19% per insalata e cavoli; le arance costano il 13,3% in più. Per i dolci occorre mettere in conto una maggiore spesa del 49,6% per lo zucchero, e anche brindare costerà di più: il vino rincara del 6%, i liquori salgono del 5,5% e lo spumante segna +7,3%. A parità di consumi – prosegue l’associazione, – il cenone della Vigilia e il pranzo di Natale, insieme al cenone e pranzo di Capodanno, costeranno agli italiani complessivamente 612 milioni di euro in più rispetto alla spesa sostenuta nel 2021“
L’associazione segnala poi rincari anche sul fronte dei regali, con i prezzi che salgono del 17,9% per le macchine da caffè, del 19,9% per macchine fotografiche e videocamere e del 23,6% per i Dvd.
Nella top ten dei regali stilata dall’Unione nazionale consumatori sui dati Istat al primo posto, come da tradizione, svettano i giocattoli; al secondo gli elettrodomestici, dalle tv alle macchine da caffè ed aspirapolvere; al terzo i prodotti per la cura della persona come profumi, dopobarba, creme e trucchi
