L’omicidio a colpi di coltello del diciannovenne Simone Frascogna, avvenuto due sere fa a Casalnuovo, nel Napoletano, aveva sconvolto l’opinione pubblica. Grazie alle indagini tempestive, agevolate anche dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti in strada e dalla testimonianza dell’amico della vittima, il diciottenne Luigi Salomone ferito e ricoverato con prognosi di quindici giorni, i responsabili sono stati assicurati alla giustizia in tempi rapidissimi. Infatti, ieri pomeriggio la procura della Repubblica di Nola ha comunicato il fermo del ventenne D. I. e di due minorenni, B. C. di 16 anni e T. F. di 17, ai quali sono stati contestati i delitti di omicidio doloso e tentato omicidio. I tre sono stati condotti presso la casa circondariale di Napoli-Poggioreale nel caso del maggiorenne e presso il centro di prima accoglienza del tribunale per i minorenni di Napoli nel caso del sedicenne e del diciassettenne. Le indagini svolte dal personale del nucleo investigativo di Castello di Cisterna coordinate dalla procura della Repubblica di Nola, in sinergia con la procura della Repubblica presso il tribunale dei minorenni, hanno portato dunque all’identificazione degli autori di una vicenda avvenuta intorno alle 21.30 di martedì sera, in pieno centro di Casalnuovo di Napoli, a corso Umberto I. I tre responsabili hanno anche confessato, alla presenza dei magistrati e degli investigatori, oltre che dei loro avvocati difensori.
L’accoltellamento di Simone Frascogna e il tentato omicidio di Luigi Salomone sono stati ricostruiti fin da quando i militari sono intervenuti sul posto, in seguito a una telefonata al 112. Lì, sono state subito acquisite le immagini riprese dal sistema di videosorveglianza comunale, dalle quali i carabinieri hanno potuto appurare con chiarezza la presenza in quel tratto di corso Umberto I della Ford Fiesta delle due vittime e della Smart con a bordo i fermati. Dalle immagini è stato possibile poi ricostruire la dinamica della vicenda, sviluppatasi a partire da un banale diverbio su strada. Subito dopo quel diverbio, infatti, Simone ha parcheggiato la sua auto nei pressi dell’abitazione di un terzo amico, che avrebbe poi dovuto trascorrere la serata con lui e Luigi. I tre aggressori hanno interpretato il gesto come una sorta di sfida e hanno raggiunto i due ragazzi aggredendoli, finché tutto è sfociato in tragedia, col ventenne D. I. che ha sfoderato il coltello e ha colpito il diciottenne Luigi ferendolo e il diciannovenne Simone togliendogli la vita, per quella che fin dall’inizio è apparsa come una storia assurda e terribile.