Pace e guerra, due opposti, due facce della stessa medaglia
Il presidente turco Erdogan, ha chiesto con forza ad entrambe le parti un immediato cessate il fuoco, ammonendo” una pace giusta, non avrà un perdente e la continuazione del conflitto non giova a nessuno”
Pace e guerra, due opposti, due facce della stessa medaglia. Homo homini lupus già Plauto, nel 200 a.C. circa, aveva chiara la natura dell’uomo: quella di sopraffare l’altro. Veramente l’uomo è un lupo? Nel corso dei secoli, ci sono stati e ci sono tutt’oggi uomini-lupi che non rinnegano la propria natura, ma anche lupi travestiti da agnellini che professano l’amore e poi ammazzano e pugnalano alle spalle l’altro alla prima occasione.
Ed intanto, sembra che il passato, gli insegnamenti e le testimonianze dei tempi che furono non ci abbiano lasciato nulla: la guerra è ora, la guerra è qui. Sale un grido tra assurdi bombardamenti e immensi silenzi; c’è bisogno di uomini, di tanti uomini che perseguano il nobile ideale della pace: Tacciano le armibasta, ci si fermi, si tratti seriamente per la pace esorta Papa Francescoè l’ora di abolire la guerra, di cancellarla dalla storia dell’umanità prima che sia la guerra a cancellare l’umanità.
E’ passato più di un mese dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, tg e giornali sono concentrati sul conflitto Russia-Ucraina, e come se non bastasse le sofferenze della guerra corrono veloci anche su Facebook, Instagram, Twitter, Telegram.
Giunge, in tempo reale una quotidianità fatta di desolazione, di macerie, di orrore, di vittime e di profughi, immagini che riportano i crudi drammi della popolazione coinvolta dalle ostilità. Non riusciamo a sentire nello stesso modo il dolore degli altri, ma forse riusciamo a percepire relativamente quel buio dopo il fragore delle bombe. Sentire il dolore di tutti potrebbe, anzi dovrebbe essere un esercizio collettivo che forse eviterebbe la guerra.
Nel mondo del ventunesimo secolo e con gli arsenali zeppi di armi in grado di estinguere la razza umana, ogni giorno di guerra peggiora la situazione per tutti, e oggi un coinvolgimento mondiale non ce lo possiamo permettere. Bisogna pensare, e farlo velocemente: il sistema guerra va smantellato e il modo in cui viviamo tutti sullo stesso pianeta che forse andrebbe riscritto partendo dalle fondamenta, innalzando il mondo su solidi pilastri: diritti umani, uguaglianza, giustizia e pace.
“Se potessimo cancellare l’Io e il Mio dalla religione, dalla politica, dall’economia, eccetera, saremmo presto liberi e porteremmo il cielo in terra”. In questa frase di Mahatma Gandhi è racchiusa una verità distruttiva: per costruire un mondo, distruggendo il mondo attuale e ponendo basi solide, dobbiamo non pensarci come un universo chiuso, come un “io”, ma bisogna guardare agli altri come se avessimo davanti a noi un nostro fratello, un nostro genitore, un nostro amico, al quale vogliamo davvero bene; dobbiamo privarci del” mio” perché il possesso egoistico delle cose crea dipendenza da cose vuote, che non hanno lo stesso valore del prossimo, di chi ha il nostro stesso viso e la nostra stessa anima.
Un sogno da buonista? Forse è l’unica se non l’ultima cosa razionale che resta da fare
Lo stesso presidente turco Tayyip Recep Erdogan che ha recentemente ospitato ad Istanbul le delegazioni di Russia e Ucraina, si è rivolto ai negoziatori, invitandoli a porre fine a questa tragedia, ha chiesto con forza ad entrambe le parti un immediato cessate il fuoco, ammonendo” una pace giusta, non avrà un perdente e la continuazione del conflitto non giova a nessuno”
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